Crisi in Germania, Commerzbank taglia il 10% dei dipendenti. Anche Porsche prepara licenziamenti

Tagli drastici ai dipendenti in Germania: Commerzbank e Porsche elimineranno migliaia di posti di lavoro nei prossimi anni

L’aria di crisi in Germania si fa piuttosto pesante: diverse aziende tedesche hanno annunciato importanti tagli ai dipendenti nei prossimi anni. Il 2024 è stato il secondo anno consecutivo a registrare un PIL in diminuzione e anche il 2025 si prospetta un anno difficile per i lavoratori tedeschi.

La Commerzbank, entro il 2028, prevede di tagliare quasi 4.000 posti di lavoro a tempo pieno, di cui 3.300 in Germania. L’obiettivo di Bettina Orlopp, CEO dell’azienda, è semplificare ulteriormente i processi e rendere la banca più snella e dinamica.

Anche Porsche ha dichiarato di voler ridurre il personale di circa 2.000 unità nei prossimi cinque anni. La casa automobilistica effettuerà questi tagli in due stabilimenti tedeschi: quello principale di Stoccarda-Zuffenhausen e una sede secondaria a Weissach.

Economia tedesca in recessione

L’andamento dell’economia tedesca preoccupa sempre più imprese. Crisi nel settore industriale, fallimenti in aumento e crescita della disoccupazione: il settore economico-produttivo è in una fase di stagnazione. Il 2023 e il 2024 hanno registrato consecutivamente una contrazione del prodotto interno lordo e le previsioni degli esperti per l’anno corrente appaiono negative. L’economista Gertrud Traud, capo di Helaba, afferma che, negli ultimi due anni di recessione economica, solo i consumi pubblici sono aumentati.

L’Istituto economico tedesco (IW) prevede che l’economia in Germania rimarrà statica per tutto il 2025 e registrerà una crescita di appena lo 0,1%. L’OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che comprende le nazioni industrializzate, è invece più fiduciosa. Secondo l’Organizzazione, nel 2025 l’economia tedesca crescerà dello 0,7%.

Tagli di 3.900 dipendenti per la Commerzbank

La Commerzbank è sotto pressione a causa della battaglia per l’acquisizione da parte di UniCredit. Bettina Orlopp ha intenzione di preparare la banca di Francoforte riducendo le spese e tagliando migliaia di posti di lavoro. Entro il 2028, 3.900 dipendenti a tempo pieno, di cui 3.300 in Germania, saranno licenziati. Lo scopo principale di questo taglio drastico è semplificare le difficoltà dei processi interni e rendere la banca più efficiente e competitiva. Si punta a una digitalizzazione potenziata e a un maggiore utilizzo delle sedi internazionali.

Lo scorso settembre, la banca italiana UniCredit ha acquisito una quota del 9% di Commerzbank e ora ha avuto acceso a un ulteriore 28% delle azioni. Andrea Orcel, CEO di UniCredit, sta portando avanti una campagna per l’acquisizione totale di Commerzbank. Tuttavia, la banca tedesca ribadisce la propria autonomia e considera ostili le manovre della banca milanese.

Orlopp e il suo team stanno lavorando a una strategia per mettere in risalto il potenziale di espansione della Commerzbank. I vertici della banca tedesca mirano a persuadere gli investitori sulla capacità di Commerzbank di rimanere un ente autonomo e stabile nel tempo. Il CEO di UniCredit ha affermato che si riserverà di attendere i colloqui con il futuro governo prima di valutare una possibile acquisizione di Commerzbank.  

Quasi 2.000 lavoratori licenziati da Porsche

La casa automobilistica di lusso tedesca Porsche sta affrontando il culmine della crisi. Entro il 2029, è previsto un taglio di circa 1.900 dipendenti in due stabilimenti: lo stabilimento principale di Stoccarda-Zuffenhausen e la sede di Weissach. Il personale dell’azienda verrà complessivamente ridotto del 15%, considerando sia i tagli futuri sia la perdita di posti di lavoro già avvenuta per i lavoratori temporanei. Infatti, i contratti a tempo determinato in scadenza non verranno rinnovati.

I dipendenti di Porsche continueranno ad avere la garanzia del posto di lavoro fino al 2030. Per i prossimi cinque anni, l’azienda escluderà i licenziamenti, ricorrendo invece alle dimissioni volontarie.

Andreas Haffner, responsabile delle risorse umane, e Harald Buck, presidente del comitato aziendale, hanno assicurato allo Stuttgarter Nachrichten, giornale di Stoccarda, che i tagli al personale si concluderanno entro il 2029. Porsche ha giustificato le misure adottate facendo riferimento alla crisi economica che sta attraversando la Germania.

L’economia tedesca, da sempre basata sulla produzione e sulle esportazioni, ha subito gli effetti della riduzione della domanda sia a livello interno che estero. A gennaio, il numero di disoccupati in Germania ha sfiorato i tre milioni, il valore più alto degli ultimi dieci anni.

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