Berlino, ritrovati artefatti del tardo medioevo sotto una piazza del centro

Santi e reliquie del XV secolo al Molkenmarkt di Berlino. L’Ufficio dei monumenti comunica il ritrovamento di rari artefatti medievali

Gli scavi archeologici condotti dall’Ufficio statale per la conservazione dei monumenti presso il Molkenmarkt, nel quartiere Mitte di Berlino, hanno portato alla luce importanti artefatti medievali risalenti al XIV e XV secolo.

Tra le scoperte principali vi sono due statuette quasi intatte in argilla bianca: una raffigurante Santa Caterina d’Alessandria, l’altra una Madonna con il Bambino Gesù, che mostra la Vergine Maria nell’atto, probabilmente, di porgere una mela al Bambino. Entrambe le statuette offrono uno sguardo unico sulla religiosità del tardo Medioevo.

Inoltre, sono stati ritrovati 188 frammenti di statuette femminili in ceramica, datate al XIV secolo. Queste figure presentano medaglioni sul petto contenenti frammenti di ossa umane, che suggeriscono il loro utilizzo come reliquiari in contesti religiosi. Gli scavi, condotti per il progetto di ricostruzione della Grunerstraße, hanno già prodotto oltre 600.000 reperti, rivelando dettagli significativi sulla vita e le credenze spirituali della Berlino medievale.

Eberhard Völker, direttore scientifico del progetto di scavo, ha descritto la scoperta come straordinaria sia per l’elevato numero di reperti che per il livello di dettaglio con cui sono stati conservati. Dal momento che i lavori continueranno fino alla fine del 2025, è molto probabile che emergano ulteriori scoperte interessanti.

Artefatti medievali ritrovati a Molkenmarkt a Berlino-Mitte

L’Ufficio statale per la conservazione dei monumenti di Berlino ha condotto uno scavo presso il Molkenmarkt, nel quartiere Mitte di Berlino. Tra gli artefatti più rilevanti vi sono due statuette in argilla bianca del XV secolo.

Una raffigura Santa Caterina d’Alessandria, alta 11 cm e quasi intatta, la sua decorazione con una corona a punte è una rappresentazione del matrimonio divino. La santa ha con sé anche i simboli della spada e della ruota volti a indicare il suo martirio.

L’altra statuetta raffigura la Madonna con il Bambino Gesù, alta 7 cm ma priva della testa. La Vergine tiene il Bambino nel braccio sinistro e con la mano destra sembra porgergli una mela, un riferimento simbolico alla redenzione dell’umanità.

Un’altra scoperta significativa riguarda 188 statuette frammentate in ceramica, risalenti al XIV secolo, che presentano medaglioni sul petto contenenti intarsi di ossa umane. Si ritiene che queste statuette fossero reliquiari, usate per conservare frammenti di santi, a testimonianza della profonda religiosità del periodo.

Questi reperti, con altezze ricostruite di circa 8 cm, includono figure femminili con e senza corone, riflettendo l’importanza della fede e della devozione popolare nel tardo Medioevo. Le scoperte offrono una rara opportunità di approfondire la connessione tra arte, spiritualità e vita quotidiana nella Berlino medievale.

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Una scoperta sorprendente Berlino

Il Molkenmarkt, situato nel cuore dello storico quartiere Alt-Berlin nel distretto di Mitte, è stato oggetto di approfondite ricerche archeologiche per quasi cinque anni.

Gli scavi attualmente in corso, condotti come parte del progetto di ristrutturazione della Grunerstraße, stanno riportando alla luce il passato dimenticato di Berlino. Le recenti scoperte sono di grande importanza e offrono preziose informazioni sulla vita quotidiana e sulle credenze religiose degli abitanti della città medievale.

Dal loro avvio, cinque anni fa, gli scavi hanno già prodotto oltre 600.000 reperti, rivelando i numerosi strati storici nascosti sotto la Berlino moderna.

Sebastian Heber, responsabile del Dipartimento di Conservazione dei Monumenti Archeologici presso il Berlin State Monument Office, ha dichiarato che le figure sacre scoperte sono estremamente rare per Berlino. Infatti, tali artefatti forniscono un’eccezionale testimonianza della religiosità  del tardo Medioevo in un contesto archeologico più ampio.

Eberhard Völker, direttore scientifico del progetto, ha sottolineato l’unicità dei ritrovamenti, attribuendola sia all’elevato numero di manufatti recuperati sia alla qualità e ai dettagli delle loro decorazioni.

Poiché i lavori proseguiranno fino alla fine del 2025, ci si aspetta che emergano altri reperti di grande interesse.

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