Ryanair e Eurowings tagliano i voli tra Amburgo e l’Italia
Nel giro di pochi giorni, tre compagnie aeree – Ryanair, Eurowings e Condor – hanno ridotto i voli in diversi aeroporti tedeschi a causa dell’aumento delle tasse aeroportuali
L’aeroporto di Amburgo è quello più colpito dai tagli: Eurowings, a partire dal 2025, cancellerà di più di 1000 voli, mentre Ryanair prevede una riduzione del 60% dei propri voli nello stesso scalo. Complessivamente la compagnia irlandese ridurrà l’offerta dei voli in Germania del 12% per l’estate 2025, con la soppressione di 22 rotte, tra cui destinazioni come Porto, Malaga, Valencia, Milano, Edimburgo e Zara. Già in precedenza Ryanair aveva annunciato una riduzione dei voli anche presso l’aeroporto di Berlino Brandeburgo.
A questa lista si aggiunge infine la compagnia tedesca Condor, che ha deciso di ridurre del 13% il proprio programma di voli, in particolare su Amburgo, dove la compagnia ha stimato un aumento del 10% sulle tasse aeroportuali.
Secondo il CEO di Eurowings, Jens Bischof: “questo sviluppo si sarebbe potuto evitare, ma i piani dell’aeroporto per l’aumento sproporzionato delle tariffe, non ci lasciano altra scelta”.
L’aeroporto di Amburgo non ha tardato a rispondere rispetto a queste decisioni. Christian Kunsch, il CEO dell’aeroporto, ha definito le accuse “infondate”, sostenendo che l’aumento delle tariffe è di solo 2,30 euro per passeggero, un incremento quindi “molto contenuto”. Kunsch ha inoltre accusato le compagnie aeree di utilizzare l’aeroporto come “una pedina per gli interessi politici federali”.
A preoccupare le compagnie aeree sono le tasse sul traffico aereo, aumentate del 25% a partire dal 1° maggio 2024. Questa impennata dei costi ha reso la Germania non solo il paese con le tariffe aeree più alte d’Europa, ma anche quello con il mercato aereo con le peggiori prestazioni in Europa. Infatti si stima che la Germania abbia recuperato solo l’82% del traffico aereo pre-covid.
Un’estate difficile per la Germania
Le riduzioni dei voli annunciate dalle compagnie aeree si concentrano soprattutto durante la stagione estiva e non riguardano solo l’aeroporto di Amburgo. Anche altri aeroporti, come quelli di Dortmund, Lipsia e Dresda – dove Ryanair ha deciso di cessare completamente gli scali – subiranno tagli significativi.
Eurowings, la seconda compagnia aerea tedesca e filiale del colosso Lufthansa, ha scelto di privilegiare le rotte europee a scapito di quelle nazionali. La compagnia interromperà alcuni collegamenti interni, tra cui quelli tra Amburgo, Colonia e Bonn, a causa dell’impatto delle tasse aeroportuali. Il CEO di Lufthansa, Carsten Spohr, ha espresso forte preoccupazione, sottolineando che “i costi statali troppo elevati stanno spingendo le compagnie aeree ad evitare gli aeroporti tedeschi e a cancellare rotte importanti”. Spohr accusa infatti il governo tedesco di non aver agito per ridurre le tasse sul traffico aereo, sulla sicurezza e sul controllo del traffico aereo, contribuendo così a frenare la ripresa del settore e ostacolando la crescita.
Le sfide del futuro
Oltre alle tasse aeroportuali, le compagnie aeree dovranno fare i conti anche con l’introduzione delle nuove normative europee in tema di sostenibilità. A partire dal 2025, verrà applicato il pacchetto di misure comunitario ReFuelEU, che obbligherà tutte le compagnie a utilizzare almeno il 2% di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) su ogni volo in partenza dall’UE. Queste misure fanno parte della strategia europea per raggiungere il traguardo di zero emissioni nette di Co2 entro il 2050, con un obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030, in confronto al livello di emissioni del 1990.
Questo cambiamento porterà inevitabilmente a un aumento dei costi operativi per le compagnie aeree. Lufthansa, ad esempio, ha annunciato che applicherà un sovrapprezzo sui biglietti a partire dal 1° gennaio 2025, per coprire i costi legati all’utilizzo di SAF, il cui prezzo è attualmente tre volte più alto di quello del carburante tradizionale, anche a causa della scarsa reperibilità. La crescente pressione fiscale e regolamentare sta rendendo sempre più difficile per le compagnie aeree tedesche investire in soluzioni più ecologiche come il SAF, sollevando dubbi sul futuro competitivo del settore aereo tedesco a livello internazionale.
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