Germania, Ministero dell’Economia da anni sostiene i produttori di armi nella fiera di Las Vegas
Per anni il Ministero dell’Economia tedesco ha contribuito a organizzare uno stand tedesco in uno dei più grandi spettacoli di armi del mondo
Un rapporto investigativo del quotidiano Tagesspiegel e dell’emittente pubblica ZDF “Magazin Royale” ha rivelato il coinvolgimento per quasi 25 anni del Ministero per gli Affari Economici e l’Azione per il Clima nell’organizzazione di uno stand presso un’importante fiera delle armi negli Stati Uniti.
Lo stand era presente allo “Shot Show“, svoltosi nella città statunitense di Las Vegas. L’organizzazione del “padiglione tedesco” avrebbe riguardato anche lo spettacolo del prossimo anno, anche se il ministero ora ha precisato che non parteciperà. “Non ci sarà un altro stand fieristico da parte del governo federale allo “Shot Show”, hanno riferito fonti del ministero al Tagesspiegel.
Il Ministero dell’Economia ha avuto un coinvolgimento diretto nel “Padiglione tedesco”
L’inchiesta giornalistica di “Magazine Royale” e del Tagesspiegel ha investigato il sostegno pluriennale del governo tedesco alla fiera delle armi da fuoco di Las Vegas. Il Ministero dell’Economia ha un ruolo centrale fra gli organizzatori diretti del “Padiglione tedesco”, avendo modo di selezionare i partecipanti e predisponendo la contabilità finale.
In una dichiarazione pubblica, il Ministero ha affermato che “non ci sono stati pagamenti diretti agli espositori” per consentirne la partecipazione alla fiera. Ma i giornalisti hanno scoperto che c’erano indicazioni di pagamenti indiretti. Infatti, per partecipare all’evento, le società tedesche avrebbero pagato solo una “quota di partecipazione”. Il governo federale avrebbe compensato i costi rimanenti con i soldi dei contribuenti.
La Germania rimane un’importante esportatrice di armi
Sebbene il governo tedesco stia ora cancellando la propria adesione agli eventi futuri di “Shot Show”, rimane la problematica di fondo. Infatti, i produttori di armi da fuoco tedeschi continuano ad avere un ruolo di primo piano nella diffusione della violenza armata negli Stati Uniti. L’inchiesta giornalistica ha rilevato che nelle sparatorie di massa nelle scuole statunitensi l’uso di armi di fabbricazione europea, in principal modo tedesca, si attesta intorno al 45%.
I dati del Ministero dell’Economia dimostrano anche come le esportazioni di “armi leggere” (revolver e fucili d’assalto), prodotte in Germania, siano drasticamente aumentate dal 2021 al 2022. Questo per coprire la necessità di resistenza dell’Ucraina, impegnata nel conflitto militare con la Russia.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto Internazionale di Ricerca sulla Pace di Stoccolma (SIPRI), la Germania è quinta nel mondo per esportazioni di “armi pesanti”, preceduta esclusivamente da Stati Uniti, Russia, Francia e Cina.
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Immagine di copertina: Pixabay