ß, storia della lettera che esiste solo nella lingua tedesca

La lettera ß, la cosidetta Eszett oppure scharfes S è presente unicamente in una sola lingua: il tedesco.

Nonostante la somiglianza con la β (beta) dell’alfabeto greco β, la lettera ß  trova le sue origini nella lingua tedesca e nella tipografia  amanuense; più specificatamente la sua nascita si deve alla pratica dell’unione di due o più lettere, utilizzata per risparmiare spazio.

La ß ha radici antiche

In caratteri gotici, la sz veniva scritta usando la combinazione di una s lunga ſ e una z gotica ʒ. Ma quando, tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, sempre più testi tedeschi venivano stampati in caratteri romani, i tipografi hanno cercato un’esatta controparte per la legatura ſʒ che non esisteva. A questo punto, abbiamo due ß, una Antiqua e una Fraktur.

Nel 1876 si è tenuta la prima conferenza ortografica tedesca che raccomandava l’uso della legatura ſs. E nel 1879 il «Journal für Buchdruckerkunst» ha bandito un concorso nel quale sono state presentate diverse varianti di scharfes S.

Come si usa?

Quando devo scrivere ß e ssBusse e Buße è la stessa cosa? No!
Dopo una vocale breve tonica come in KussFluss o muss c’è quasi sempre una doppia s. Dopo una vocale lunga o dittongo (perché il dittongo corrisponde a una vocale lunga) come in StraßeFuß o heiß, si mette l’Eszett.

Questo permette di distinguere parole che si scrivono in modo quasi uguale ma hanno significato diverso, per esempio:

Maße = misura, Masse = massa; Schoß = grembo, schoss = passato remoto di schießen = sparare.

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Immagine di copertina: wikimedia