Ritrovati resti umani presso un ex campo di concentramento in Polonia
A Ilowo-Osada in Polonia, nei boschi attorno a un ex campo di concentramento, sono state rinvenute le ceneri di centinaia di vittime dell’eccidio nazista.
L’Istituto Polacco della Memoria Nazionale ha comunicato il ritrovamento delle ceneri di circa 8000 persone nella foresta attorno a Ilowo-Osada, nel nord del Paese. Qui si trovava il campo di concentramento nazista di Soldau, costruito durante l’occupazione della Polonia e usato come luogo di transito prima e di detenzione poi, per gli oppositori politici e gli ebrei Polacchi.
Secondo quanto dichiarato da Tomasz Jankowski, capo della Commissione di indagine sui crimini contro la nazione polacca, l’eccidio sarebbe avvenuto attorno al 1939.
I dettagli della scoperta
Durante la conferenza stampa che si è tenuta a Działdowo il presidente dell’IPN (Istituto Polacco per la Memoria Nazionale) Karol Nawrock, insieme ad esperti di antropologia e archeologia, ha chiarito i dettagli della triste scoperta. Le vittime sarebbero state sterminate nel 1939 per poi essere riesumate, cremate e infine nascoste nei boschi al termine della Seconda Guerra mondiale. Questa macabra operazione si colloca nell’ambito dei diversi tentativi, condotti dall’esercito tedesco, di nascondere i crimini commessi.
In seguito al ritrovamento verranno effettuati test del DNA nel tentativo di identificare con precisione le vittime. Dopo la conferenza stampa i partecipanti hanno porto un omaggio ai defunti presso il memoriale edificato sul sito dell’ex campo di concentramento.
Il campo di Soldau
Il sito di Soldau è nato come durchgangslager, campo di transito per la deportazione dei prigionieri. In seguito è poi diventato un vero e proprio campo di detenzione e sterminio utilizzato per neutralizzare l’élite ebrea polacca, e non solo. Qui venivano incarcerati inizialmente i prigionieri di guerra, presto sostituiti da politici, esponenti del clero, uomini d’affari e così via.
Si stima che, di tutti i prigionieri detenuti nel campo di concentramento a partire dal 1939, fino alla fine della guerra, più della metà non sia sopravvissuta a causa degli stenti, delle malattie e della chiara volontà dell’esercito nazista di eliminare la popolazione ebrea in Polonia. Il numero totale delle vittime è tuttora incerto, ma è possibile che i prigionieri siano stati in tutto circa 30.000.
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Immagine di copertina: foto di Poeticbent after GringoPL