A Berlino ogni 77 metri puoi inciampare su un monopattino elettrico (parcheggiato male)
Secondo l’Associazione dei Pedoni Tedesca (FUSS), i monopattini elettrici abbandonati senza alcuna premura in giro per la città costituiscono un problema per non vedenti e ipovedenti
Se il multiverso esiste, dovrebbe esserci almeno una dimensione parallela in cui i monopattini elettrici sono in piedi e parcheggiati negli spazi idonei. Allo stato attuale delle cose, infatti, gli scooter elettrici a noleggio, che innegabilmente costituiscono un ottimo mezzo di spostamento per brevi-medie distanze, vengono parcheggiati con noncuranza su marciapiedi, piste ciclabili e altri luoghi dove non dovrebbero essere.
Gli utenti delle app di noleggio, non avendo responsabilità dei mezzi e quindi non dovendosi proteggere dal furto, si sentono legittimati a lasciarli ovunque. Molti sono a terra perché spinti volutamente da chi di quei monopattini ne ha fatto un simbolo del deturpamento visivo-estetico della città e porta avanti una silenziosa protesta contro le società di sharing.
Al di là di questo, quei monopattini, imprevedibili per posizionamento e molto spesso stesi, costituiscono un rischio notevole per ciclisti e categorie minori, come non vedenti e ipovedenti. Questi ultimi infatti, non potendo contare sulla vista, fanno molto affidamento alla prevedibilità dello spazio che navigano e soffrono questo tipo di ostacoli, che a Berlino sono ovunque.
L’indagine del FUSS
L’Associazione dei Pedoni Tedeschi, da sempre attiva per migliorare le condizioni dei pedoni, ha condotto uno studio in tre aree selezionate di 700 metri quadri: zona Mitte intorno a Friedrichstraße, Schöneberg, e Tempelhof fuori dall’anello della S-Bahn.
L’indagine consisteva nel passeggiare nelle diverse zone e registrare nelle tre aree il numero di mezzi a noleggio, contando, sul totale, quelli parcheggiati non correttamente. È risultato che di 634 mezzi a noleggio, 428 erano parcheggiati senza rispetto delle regole, con una frequenza di un veicolo ogni 77 metri.
La zona di Mitte, quella più frequentata dai turisti, è risultata la più problematica. Sembra infatti che qui ci sia una concentrazione di monopattini che compaiono con un’altissima frequenza e senza rispetto.
Erste Studie zu E-Scootern & Co auf Berliner Gehwegen: Zwei Drittel stören, alle 77 Meter steht einer im Weg. Blinde Menschen sind sogar im Schnitt alle 59 Meter gefährdet. Und es gibt Vermieter, die ihre Kunden gezielt in den Rechtsbruch treiben. https://t.co/VGCaDTIK8I pic.twitter.com/x1mI6D2bwC
— Fuss e.V. (@fussverkehr_de) November 14, 2022
Possibili soluzioni
Già parlavamo qualche mese fa di come le istituzioni stessero cercando di risolvere il problema, comune in fondo alle maggiori città dell’Occidente, imponendo alle compagnie un costo al parcheggio su suolo pubblico non autorizzato.
Ultimamente la CDU (Unione-Cristiano Democratica Tedesca), come riportato dal Berliner Zeitung, ha proposto di tagliare il numero dei monopattini all’interno del ring, riducendolo a quello degli utenti che ne fanno utilizzo. Il capopartito, Kai Wegner, ha sostenuto fortemente la necessità di un aumento di parcheggi appositi per gli scooter, ancora pochi a Berlino, che dovrebbero essere ogni 200-300 metri.
Inoltre, le aziende di sharing (Voi, Lime) si sono mostrate favorevoli ad un concorso pubblico per l’appalto della gestione dei monopattini su Berlino. Questo garantirebbe una gestione più efficiente, una riduzione del numero dei mezzi a disposizione nella città e una maggiore comodità per gli utenti, che non avrebbero più la necessità di scaricare decine di applicazioni diverse.
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Immagine di copertina: foto di Jonas Jacobsson