Alla Berlinische Galerie una mostra dedicata a due icone della Berlino degli anni ’70 e ’80
Interplay è una mostra che dal 15 luglio è in esposizione alla Berlinische Gallerie per celebrare l’incontro artistico tra due delle più importanti donne della scena berlinese degli anni ’70 e ’80, Tabea Blumenschein e Ulrike Ottinger
Attrice, regista, costumista ma anche disegnatrice. Tabea Blumenschein fu tutto questo e anche di più diventando un’icona punk e anticipando i tempi su tematiche queer e femministe. Alla Berlinishe Gallerie, da domani, si potranno ammirare alcuni suoi disegni affiancati dalle fotografie scattate da Ulrike Ottinger, la regista e amica che la portò alla notorietà come attrice.
La mostra si chiama “Interplay” proprio perché vuole mettere in luce il legame tra le due donne, il loro sodalizio artistico oltre che personale. Noi di Berlino Magazine siamo stati alla conferenza stampa che ha aperto la mostra durante la quale proprio Ulrike Ottinger ci ha accompagnati di persona attraverso le illustrazioni esposte e alle fotografie che ritraggono la sua amica Tabea Blumenschein, scomparsa nel 2020.
A fare da palcoscenico all’esposizione l’elegante Berlinische Gallerie, ovvero il museo di arte moderna. Non lontano dal Jewedish Museum, nel quartiere di Kreuzbergh, racchiude l’arte contemporanea della città a partire dal 1860 sotto forma di fotografia, pittura e architettura. Oltre alle mostre temporanee il museo ospita anche la sua esposizione permanente dal titolo “Art in Berlin 1880-1980”, che racconta la storia di Berlino e dei movimenti artistici che l’hanno attraversata.
Foto di Agnese Mecella
Tabea Blumenschein, i disegni e la vita artistica di un’icona punk
Coloratissimi, espressivi e spontanei i disegni di Tabea ritraggono principalmente volti di persone in cui talvolta si perde la definizione del genere. Figure androgine, volti barbuti su corpi con seni nudi. L’artista sembra voler lottare contro le definizioni a tutti i costi. Il segno del colore è tracciato con poca cura, quasi fosse stato un bambino a riempire gli spazi bianchi, andando in direzioni diverse. I vestiti sono variopinti e stravaganti, i corpi coperti di tatuaggi e altri simboli presi dai fumetti e dalla cultura pop, quella di cui Tabea è simbolo e portavoce. Sono circa 40 le opere messe in esposizione, affiancate da quasi altrettante foto di Ulrike, scattate durante le riprese di alcuni film.
[…] the bearded ladies theme is not simply about switching roles. Its appeal lies rather in merging the two genders and all the beautiful connotations associated with each, creating a hermaphrodite – in appereance not organically. Blumenschein’s bearded ladies in their tight-fitting dresses and balerina tutus are proud to display their lovely breasts, while their silken beards are long, plaited and adorned with ribbons.
(Dal comunicato stampa dell’esposizione)
Foto di Agnese Mecella
Opere grafiche non molto conosciute quelle della mostra Interplay. Tabea diventa più che altro famosa nel 1979 con il film della Ottinger “Ritratto di un bevitore”. Divenne tuttavia anche una designer di costumi. In questa artista vari linguaggi si incontrano, apparentemente separati ma in fondo profondamente connessi. Nei suoi disegni la sua sensibilità ed esperienza come costumista è evidente: le illustrazioni, quasi tutte accomunate da volti con gli stessi occhi e le stesse bocche, spiccano soprattutto per l’originalità dei vestiti e per la loro espressività. Traspare un amore per i motivi, per le ornamentazioni e per i dettagli.
Oltre alle interpretazioni come attrice, il lavoro da costumista – che la portò a disegnare abiti anche per Andy Warhil e Claudia Skoda – e le opere d’arte figurativa, Tabea Blumenschein ha rappresentato un’importante voce della scena punk d’avanguardia berlinese, diventando anche collaboratrice del gruppo musicale dei Tödliche Doris. Ha girato anche come regista il film “Zagarbata”, trasmesso dal canale TV ZDF nel maggio 1985. Un’artista dunque a tutto tondo, che ha saputo con fluidità e spontaneità addentrarsi in terreni sempre nuovi.
Foto di Agnese Mecella
Ulrike Ottinger, le fotografie e la carriera artistica
L’altra protagonista della mostra è Ulrike Ottinger, artista d’avanguardia, conosciuta principalmente come fotografa e regista. Anche lei però ha sperimentato più vie artistiche, tra cui la pittura. Nell’esposizione si possono ammirare le sue foto-ritratto di Tabea, principalmente durante le riprese dei film. Nei film della Ottinger, come nei disegni della Blumenschein, i personaggi si muovo da un genere all’altro e si perdono i contorni del maschile e del femminile.
Un ruolo centrale in questi film è dato proprio a Tabea, che con la sua energia è l’interprete perfetta per i film della Ottinger. Le foto della mostra trasmettono tutta la bellezza e la forza di questa donna e il suo potere espressivo, quello che Ulrike deve aver visto anche con i suoi occhi quando ha scelto di collaborare con la sua amica e partner artistica.
Interplay – Tabea Blumenschein & Ulrike Ottinger
Dal 15 luglio 2022 al 31 ottobre 2022
Berlinische Galerie – Alte Jakobstraße 124/128
Dal mercoledì al lunedì dalle 10.00 alle 18.00
Chiusa tutti i martedì, il 24 e il 31 dicembre
Biglietto intero: 10 €
Biglietto ridotto: 6 €
Ingresso gratuito per i minori di 18 anni
Collaborazione con il Jewish Museum. Se si fa il biglietto per uno dei due musei si può avere una riduzione sul secondo.
Ingresso gratuito ogni prima domenica del mese.
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Foto in evidenza di Agnese Mecella