Via a Marzo? No. La Germania lascerà più a lungo le truppe in Afghanistan

Heiko Maas (SPD) ha chiesto sabato un nuovo mandato per la missione delle truppe tedesche in Afghanistan

L’obbiettivo di pace in Afghanistan non procede secondo i piani. Questo sabato, il Ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas (SPD), con il supporto del Ministro della difesa Annegret Kramp-Karrenbauer (CDU), ha espresso dunque al gruppo mediatico FUNKE il desiderio di chiedere un rinnovo del mandato delle truppe tedesche in Afghanistan. I Ministri della difesa degli alleati programmano di incontrarsi la prossima settimana per discutere il futuro della missione di 10’000 uomini della NATO, che dall’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 opera nel Paese. La permanenza delle truppe tedesche in Afghanistan di supporto alla NATO  doveva terminare a marzo, come stabilito da un’intesa storica firmata a Doha, Qatar, nel febbraio 2020. L’accordo stipulato con i Talebani garantiva un ritiro delle truppe da parte degli US e quindi la fine della guerra entro marzo 2021.  In cambio i Talebani avevano promesso di mediare la pace tra US e il Governo afghano e ridurre la violenza. Nonostante ciò però, c’è stato nelle ultime settimane un aumento degli attacchi mortali da parte di Talebani a discapito di ufficiali governativi, giudici, giornalisti e attivisti. Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg teme dunque che con il ritiro delle truppe venga compromesso il processo di pace e che i successi compiuti nella lotta al terrorismo internazionale operata negli ultimi anni vengano persi. I Talebani hanno avvertito la NATO contro un proseguimento della guerra, affermando che non è negli interessi delle truppe di entrambe le fazioni. Secondo i Talebani, chi continuerà la guerra sarà ritenuto responsabile del conflitto che per due decadi ha sconvolto l’Afghanistan.

Il ruolo di supporto delle forze armate tedesche alla missione “Resolute Support” della NATO

Al momento sono 1.100 i soldati tedeschi in Afghanistan come parte della Resolute Support Mission guidata dalla NATO, ovvero come parte di una missione di formazione, consiglio e supporto. Un anno di impiego delle truppe si stima costi al Governo tedesco circa 427,5 milioni di Euro. In totale, la missione Resolute Support consiste in 16.000 truppe da 38 alleati e partner della NATO, tra i quali figura anche l’Italia. La Germania è, dopo gli US, lo stato con più truppe in Afghanistan. Maas conta in un nuovo approccio cooperativo con gli americani dopo la recente elezione del nuovo presidente Biden. Il Ministro degli esteri tedesco afferma infatti che desidera portare a termine la collaborazione con l’esercito statunitense in maniera responsabile, così da non mettere a rischio il processo di pace. Trump aveva ridotto le forze americane in Afghanistan a sole 2.500 durante i suoi ultimi giorni di mandato, il minimo dall’inizio del conflitto nel 2001.

Reazioni contrastanti dei politici tedeschi al prolungamento

I politici tedeschi hanno reagito alla notizia in maniera discordante. L’esperta della difesa Marie-Agnes Strack-Zimmermann (FDP) ha chiesto che la permanenza delle forze armate tedesche in Afghanistan venga giustificata dal Governo al parlamento. Il Presidente della commissione di difesa del parlamento tedesco, Wolfgang Hellmich (SPD), ha chiesto di prolungare il mandato di un anno, come in precedenza. Il movimento della pace (Friedensbewegung) ha reagito con scetticismo alla notizia e dubita che un proseguimento della strategia di supporto delle truppe tedesche alla NATO porterà effettivamente alla pace.

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Immagine di copertina: German forces Afghanistan ’09 – ©ISAF Public Affairs Photo