Berlino, ergastolo per 42enne. Stuprò e uccise una 15enne incontrata una notte a Ostkreuz

Nell’agosto 2020 Bekim H. violentò e uccise una ragazzina di 15 anni. Anni prima era stato assolto per stupro perché ritenuto non sano di mente

Nella giornata di martedì 30 marzo, Bekim H. è stato condannato all’ergastolo per lo stupro e l’uccisione della quindicenne Noelle. La corte, presieduta dal giudice Matthias Schertz ha emesso la sentenza due ore e mezza dopo la fine del processo. Al momento della lettura della sentenza l’uomo ha rivolte scuse pubbliche alla mamma e alla sorella della vittima, presenti in tribunale durante tutti i 13 giorni del procedimento. «Non era mia intenzione ucciderla». Bekim H. già nel 2001 aveva violentato una donna di 68 anni, ma, reputato non sano di menta, fu obbligato a un ricovero in un ospedale psichiatrico. Il rilascio, sotto condizionale, avvenne nel 2014. Il giudice Schertz ha ora definito la sentenza del 2001 un “grave errore”. L’uomo non soffre di alcuna patologia mentale, anzi, sarebbe “un manipolatore”.

La dinamica dell’omicidio

Nella notte del 5 agosto, la quindicenne Noelle C. lascia la festa di compleanno di un amico per far rientro a casa. Poco prima delle due del mattino incontra Bekim H. a Ostkreuz, zona Friedrichshain di Berlino. Inizialmente gli presta attenzioni, si appartano nei dintorni del vicino lago artificiale Rummelsburge Buch, forse per consumare droga assieme. L’uomo però non si accontenta. Prova un approccio sessuale, ma viene rifiutato. La zona è desolata. Inizia la violenza. L’atto è brutale. Lo testimoniano i segni lasciati sul corpo della ragazzina che muore strangolata dopo diversi minuti. L’uccisione avviene probabilmente perché Bekim H. ha paura dell’eventuale denuncia della ragazzina. Bisogna però occultare il cadavere. Bekim H. copre il corpo di Noelle con del fogliame e la deruba dei suoi oggetti personali. Torna a casa e chiama il suo avvocato che lo convince a denunciarsi alla polizia. La strategia è puntare sull’infermità mentale e ottenere nuovamente il ricovero in un ospedale psichiatrico, se non addirittura già la condizionale, ma il piano non riesce.

Il processo e la sentenza all’ergastolo

Il giudice Schertz ha deciso di condannare Bekim all’ergastolo dopo aver esaminato anche i suoi precedenti. Nel 2001, Bekim aveva seguito una riabilitazione dopo una condanna in un ospedale psichiatrico per lo stupro di un’altra donna. La nuova perizia disposta dalla corte berlinese ha ora sancito che l’uomo non è affetto da nessuna patologia mentale, Al contrario, “è un grande manipolatore che subdolamente ha fatto credere di essere affetto da una patologia mentale pur di evitare una condanna giusta”. Durante gli anni seguiti al suo rilascio, l’uomo ha continuato ad abusare di alcol e droghe, raggirando le autorità che monitoravano sulla sua condizione. Bekim, inoltre, non era nemmeno ubriaco la notte dell’omicidio, come la difesa ha tentato di far credere. Come si evince dalle registrazioni della stazione metropolitana di Otkreuz Bekim era in grado di camminare normalmente, non barcollava e fu pure in grado di scavalcare la staccionata che circonda Rummelsburger Bucht.

La difesa al momento ha dichiarato di non avere deciso, o meno, se impugnare la sentenza. Già una sua richiesta di una seconda valutazione psichiatrica era stata rigettata.

 

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Foto di copertina: (c) CC0 Pixabay