4 persone uccise violentemente appena fuori Berlino. Arrestata dipendente del centro disabili
Quattro residenti di un centro disabili di Potsdam sono stati trovati morti con evidenti segni di violenza. Una dipendente è stata arrestata
Quattro persone sono state trovate morte in un centro per disabili, mentre una quinta ha riportato gravi ferite, in quello che è stato definito uno dei crimini più gravi degli ultimi decenni a Potsdam. La polizia ha scoperto il delitto solo dopo che il marito della principale sospettata, una dipendente della struttura ospedaliera, ha denunciato l’accaduto. La 51enne sospettata avrebbe confessato al marito di aver commesso il crimine, una volta tornata a casa da lavoro. Secondo quanto riportato da BILD, la donna avrebbe tagliato la gola a tutte le vittime, morte per l’estrema violenza delle ferite riportate. Le vittime vivevano tutte nella struttura Oberlinhaus Thusnelda-von-Saldern-Haus sulla Rudolf-Breitscheid-Straße, nel quartiere Babelsberg di Potsdam.
Confermato l’arresto della dipendente della struttura
La polizia ha confermato l’arresto della donna di 51 anni, la maggiore sospettata. «Un totale di quattro persone, due uomini e due donne, con ferite mortali e un’altra donna gravemente ferita sono state trovate in quattro stanze separate di un unico reparto», ha detto Heiko Schmidt, ispettore capo della Polizia. La polizia ha rifiutato però di confermare un coltello come unica possibile arma del delitto. I procuratori hanno chiesto un mandato per omicidio colposo perché “alcuni attributi necessari per accusarla di omicidio non sono presenti”, ha detto la portavoce del procuratore di Potsdam Hanna Urban all’agenzia di stampa AFP. La portavoce ha aggiunto che la donna arrestata è stata portata davanti a un magistrato ma ha rifiutato di divulgare ulteriori dettagli sulle accuse di omicidio.
La polizia non ha voluto far emergere molti dettagli
«Lo svolgimento degli eventi e le circostanze del crimine non sono ancora chiare e sono oggetto di indagini in corso», è quanto dichiarato da un comunicato della polizia. Al momento gli inquirenti non sospettano che la donna sia affetta da infermità mentale e non è stata fatta alcuna richiesta di trasferimento in un ospedale psichiatrico. Ulteriori informazioni sulle vittime sono state tenute nascoste fino a quando i parenti sono stati avvisati, anche se Tina Mäueler, direttrice della Oberlin Lebenswelten, ha dichiarato che due delle vittime avevano vissuto nella casa di cura fin dall’infanzia. Oltre alla clinica, il complesso ospedaliero comprende asili nido, scuole e centri di consulenza. Matthias Fichtmüller, il direttore teologico della struttura, ha dichiarato in merito alla vicenda: «Le morti avvenute ci hanno lasciati completamente spiazzati». Un servizio commemorativo si è tenuto nella chiesa della struttura Oberlin.
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Immagini di copertina: Volante polizia Copyright: MaikMeid CC BY-SA 3.0