Morto il professore che ispirò Il ponte delle spie di Steven Spielberg
Frederic Pryor, il celebre studente statunitense al centro dello scambio di spie tra Urss e Usa, è morto all’età di 86 anni
Si è spento nella sua casa a Newtown Square, Pennsylvania, l’uomo che ha ispirato il celebre film Il ponte della spie diretto da Steven Spielberg. Frederic Pryor, al tempo un ricercatore universitario a Berlino per un progetto di ricerca sul sistema economico del blocco sovietico, è stato al centro del famoso scambio di spie tra Usa e Urss. Dopo lo scambio, è tornato negli Stati Uniti ed ha continuato la sua carriera universitaria, diventando poi professore di economia al Swarthmore College. La notizia è stata riportata dal Washington Post l’11 settembre, dopo che il figlio di Pryor ha annunciato la morte del padre, avvenuta il 2 settembre. Le cause della morte però non sono state specificate.
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La storia che ispirò il celebre film
Nell’estate 1961, Pryor si trovava a Berlino per completare un progetto di ricerca per la Yale University. Nonostante le tensioni tra Usa e Urss, Pryor conduceva quotidianamente interviste a economisti tra Berlino Est e Berlino Ovest, dove al tempo risiedeva. Il 25 agosto si recò per una delle sue interviste presso la casa di un’ingegnere residente a Berlino Est, non trovandola però a casa. La Stasi, credendo che Pryor l’avesse aiutata a scappare, lo pedinò per giorni e lo arrestò con l’accusa di essere una spia. Da quel momento Pryor fu interrogato quasi ogni giorno per sei mesi e sottoposto a lavaggio di cervello, con la speranza che rivelasse di essere una spia statunitense. Fu inserito in una negoziazione di spie di alto livello tra Usa e Urss gestita da un avvocato statunitense, James Donovan, che trattò il suo caso e ne permise la liberazione.
Il ritorno negli Usa e il film
Dopo essere stato rilasciato, Pryor fece ritorno negli Stati Uniti, sperando di dimenticare questa storia e di essere dimenticato da tutti. «Da domani, dimenticatemi» affermò Pryor, infastidito dal clamore mediatico che provocò quel fatto. Invece la sua storia affascinò il famoso regista Steven Spielberg, che ne fece un film dal successo mondiale. Nel film, Tom Hanks interpretò la parte dell’avvocato Donovan, mentre Pryor fu impersonato da Will Rogers. Tuttavia Pryor si lamentò del fatto di non sentirsi affatto rappresentato dal personaggio del film. Disse infatti che «il personaggio non aveva nulla di me, d’altra parte Spielberg non mi contattò mai per sapere come andarono le cose».
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Immagine di copertina: screenshot ©Youtube