Lipsi, la danza inventata dalla DDR per frenare il successo tra i giovani del rock’n’roll
Per i giovani che vivevano nel blocco sovietico era praticamente impossibile ascoltare i nuovi gruppi rock
Il regime operava una forte censura verso tutti i gruppi musicali che provenivano dall’Occidente, soprattutto il rock’n’roll non era visto per niente di buon occhio. Nonostante fosse molto difficile ascoltare le canzoni di artisti come Elvis, Rolling Stones o Beatles, i loro album riuscivano ad aggirare la censura e diventarono molto famosi anche nella DDR. I vertici del partito sovietico, preoccupati dal fatto che i giovani ascoltassero questa musica, decisero di inventarsi una nuova danza da diffondere tra i ragazzi con lo scopo di oscurare il successo del rock’n’roll occidentale: la Lipsi.
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La risposta sovietica al decadente e volgare rock’n’roll occidentale
I leader dell’Unione Sovietica erano sconcertati dai balli che si stavano diffondendo dalla fine degli anni ’50. Consideravano le mosse di bacino di Elvis quasi pornografiche e il fatto di vedere due adolescenti ballare a stretto contatto fisico un non meglio identificato pericolo all’ordine sociale. Per tentare di sconfiggere l’influenza che questa nuova musica aveva sui giovani della DDR, i leader sovietici decisero di comporre una nuova musica e un nuovo ballo, adatto alla formazione (pudica) dei giovani socialisti. La Lipsi nacque grazie al compositore René Dubianski che ne compose la musica, i ballerini Christa and Helmut Seifert, invece, crearono il ballo. Come riportato da J.Elke Ertel nel suo libro Walled In – A West Berlin girl’s journey to freedom il nome Lipsi non è stato scelto a caso. I tre autori erano tutti originari della cittadina di Lipsia che, ovviamente, si trovava nel blocco sovietico. Adattarono il nome latino della città, Lipsiens, secondo loro la ‘i’ finale avrebbe dato alla nuova danza, non si sa per quale motivo, un aspetto moderno e ‘americano’ rendendola appetibile per i giovani. Una volta composta la musica e creato il balletto la severa censura sovietica diede il suo benestare per lanciare la sfida nelle balere contro la musica e le danze dell’Occidente capitalista.
Come ballare la Lipsi, per una perfetta festa in stile Germania dell’Est
Sarete curiosi di sapere come ballare la Lipsi, fondamentale da sapere se vorrete organizzare un perfetto party a tema DDR. Il testo, composto da Dublansky e riportato da Anna Funder nel volume C’era una volta la DDR, recitava: «Oggi tutti i giovani danzano il Lipsistep, solo il Lipsistep; Oggi tutti i giovani vogliono imparare il Lipsistep: è Moderno!; Rumba, Boogie e Cha Cha Cha sono danze sorpassate; ora dal nulla, da un giorno all’altro, è spuntato un nuovo ritmo e resterà». Il testo è accompagnato da una musica in 6/4, immaginate una specie di valzer, ma velocizzato. Per far sì che i giovani la imparassero subito, i Seifert realizzarono una coreografia molto semplice definita dalla Ertel come una sorta di Rumba Latina mischiata a un valzer. L’aspetto più curioso era che, durante il ballo, ogni minimo movimento del bacino era severamente vietato, ruotava solo il busto. I ballerini non si avvicinavano praticamente mai, rimanendo a debita distanza, creando una coreografia completamente ‘asessuata’. Nonostante il battage pubblicitario la Lipsi non ebbe il successo sperato, non riuscendo ad attecchire tra i giovani socialisti che continuavano a preferire i ritmi scatenati del rock’n’roll occidentale e, ascoltando la Lipsi, non possiamo dargli torto. Se volete approfondire la storia di questo discutibile ballo e di altri interessanti aspetti nelle vita durante gli anni della divisione, potete visitare, a Berlino, il DDR Museum in Karl-Liebknecht-Strasse.
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Immagine di copertina: Un passo della Lipsi – Screenshot da un video di YouTube