Le 10 foto più belle del cimitero di Dorotheenstädt a Berlino
La caducità della vita umana e l’eternità dell’arte: le 10 foto più belle dell’affascinante cimitero di Dorotheenstädt.
Il cimitero di Dorotheenstädt, con i suoi 17mila metri quadrati, campeggia nel centro storico della capitale tedesca. Si trova a Berlino Mitte e l’entrata principale attraverso cui accedervi è al numero 126 di Chausseestraße. Monumenti funebri di personalità eminenti e di insigni intellettuali del calibro di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Johann Gottlieb Fichte, Heinrich Mann e Bertolt Brecht sono situati all’interno del cimitero. La qualità artistica e la rilevanza storica delle sepolture rendono questo sepolcreto un luogo singolarmente affascinante. Numerose tombe furono, infatti, opera di grandi artisti dell’epoca, fra cui Karl Friedrich Schinkel e Johann Gottfried Schadow.
Un po’ di storia del cimitero di Dorotheenstädt
La sua storia inizia nella seconda metà del XVIII secolo, quando la città di Berlino cominciò a espandersi significativamente. Si rese quindi necessario trovare un luogo esterno alla città da adibire alle sepolture e scongiurare così il rischio di epidemie. Nel 1763, Federico II detto “il Grande” donò, a questo scopo, dei terreni fuori dalla porta di Oranienburg. Al momento della fondazione, il cimitero di Dorotheenstädt ospitava per lo più le sepolture dei cittadini indigenti delle classi inferiori. Il quartiere cominciò in seguito a costellarsi di edifici prestigiosi come l’Università di Berlino, fondata nel 1810, e diverse accademie tra cui quella delle scienze e delle arti. Di conseguenza, molti personaggi importanti cominciarono a esservi tumulati. Alla fine del 1860, il cimitero risultava ormai al completo e dopo il 1869 le sepolture furono consentite solo in terreni già acquistati. Tuttavia, con la diffusione della cremazione, a partire dal 1921 furono permesse nuove tumulazioni.
Ingiurie del tempo e degli esseri umani
Il cimitero non è stato risparmiato dalle avversità. Frequenti sono stati i furti di metalli preziosi e ferro. Addirittura, negli anni ’30 del Novecento, le pietre venivano frequentemente rubate e vendute ai muratori per il riutilizzo. Durante la seconda guerra mondiale, il cimitero fu gravemente danneggiato dai bombardamenti. Tra il 2000 e il 2006, sono stati realizzati considerevoli lavori di ristrutturazione.
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Foto copertina: ©instagram.