L’Ambasciata organizza una visita guidata a Ravensbrück, il campo di concentramento femminile a due passi da Berlino
Per la Giornata della Memoria sarà organizzata una visita guidata a Ravensbrück
Domenica 14 aprile, in occasione della giornata della Memoria, verrà organizzata una visita guidata al campo di concentramento di Ravensbrück, campo di detenzione femminile rimasto in funzione dal 1939 fino al 1945. Situato alle porte di Berlino, era il principale lager femminile della Germania nazista. L’iniziativa è patrocinata e co-organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Berlino e dall’Istituto Italiano di Cultura a Berlino.
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Il programma della giornata
In occasione della giornata della Memoria è prevista una visita guidata in lingua Italiana al campo di concentramento di Ravensbrück. Il ritrovo è previsto alle 8.30 davanti alla sede dell’Ambasciata d’Italia a Berlino (Hiroshimastr. 1, 10785 Berlin-Tiergarten). La visita sarà un’occasione per ricordare tutte le donne uccise nel campo di sterminio. Dopo la pausa pranzo, seguirà un incontro-dibattito sull’importanza del lavoro dedicato alla memoria. Saranno, inoltre, presenti Ambra Laurenzi, presidente del comitato internazionale di Ravensbrück e sua madre Mirella Stanzione, ex-deportata, insieme alla madre Nina Tantini, nel campo di concentramento di Ravensbrück. Probabilmente ci saranno anche il vicepresidente dell’ANED Aldo Pavia, Aldo Rolfi, figlio di Lidia Beccaria-Rolfi, deportata a Ravensbrück e co-autrice di “Le Donne di Ravensbrück” (Einaudi e 1978) e “L’Esile Filo della Memoria” (Einaudi 1996). Il ritorno è previsto per le 17.00 con arrivo a Berlino per le 18.30.
La storia di Ravensbrück
Il campo di concentramento di Ravensbrück è stato aperto nel 1939 ed è rimasto in funzione fino al 1945 per volere di Heinrich Himmler, comandante della polizia e delle forze di sicurezza del Terzo Reich. Le prime donne a essere deportate furono le dissidenti politiche, socialdemocratiche e comuniste, insieme a tutte le accusate di aver contaminato la razza ariana. Molte delle deportate, la maggior parte di origine polacca, vennero usate come cavie umane per esperimenti medici. La divisa di ognuna era contrassegnata, inoltre, da un triangolo di stoffa colorata, spesso accompagnato da una lettera che ne indicava la provenienza. Le detenute erano sottoposte a massacranti turni di lavoro, per un totale di quasi dodici ore. Quelle fisicamente delimitate venivano poi deportate in campi di sterminio più vicini e uccise senza pietà. Solo a partire dal giugno 1941, il campo venne esteso anche a detenuti uomini attraverso la costruzione di un’imponente area denominata Männerlager.
Visita guidata al campo di concentramento di Ravensbrück
14 aprile 2019, Partenza in pullman alle 8.30 di fronte alla sede dell’Ambasciata d’Italia a Berlino
Campo di controvento di Ravensbrück, Uckermaerkische Seen Nature Park, Str. der Nationen 1, 16798 Fürstenberg/Havel
Costo di partecipazione: 12 €
L’iscrizione è obbligatoria: sarà sufficiente mandare una mail a info@comites-berlin.de entro il 5 aprile. Maggiori informazioni sul sito www.comites-berlin.de
Leggi anche: La storia del Campo di concentramento di Sachsenhausen in 10 punti
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Immagine di copertina: Ravensbrück, Bundesarchiv, CC-BY-SA 3.0