L’acclamato regista sardo Salvatore Mereu ha appena finito di girare un film a Berlino
Per la prima volta il popolare regista italiano Salvatore Mereu è andato a girare fuori dai confini italiani
Salvatore Mereu ha scelto Berlino. Il regista premiato nel 2004 con il David di Donatello come migliore esordiente, e poi autore di bellissime pellicole come Ballo a tre passi, Sonetàula e Ballas Mariposas, ha girato nella capitale tedesca parte del suo prossimo film. Ad assisterlo, gestendo il location management, è Latteplus Berlin FIlm Production, casa di produzione cinematografica con sede nella capitale tedesca ma con anima tutta italiana.
Salvatore Mereu, le locatlon berlinesi del nuovo film
Non c’è ancora un titolo ufficiale, ma di certo il nuovo film di Salvatore Mereu ha – tra le sue parole chiave – Berlino. Le riprese “tedesche” (altre sono state fatte in Italia) si sono svolte durante l’ultima settimana di marzo e hanno toccato numerosi quartieri della capitale, tra cui l’iconica Alexanderplatz. «È la prima volta che giro un film lontano dalla mia Sardegna. Per me e per la mia società è stato un bel salto avanti, e sono molto contento di ciò che ho girato». Salvatore Mereu frequenta la città da oltre dieci anni, da quando, nel 2008, il suo film Sonetàula fu presentato nella sezione Panorama della Berlinale. Da quell’esperienza, la capitale tedesca sembra essere rimasta nella testa del regista, che dopo oltre dieci anni ha trovato l’occasione di girarvi una sequenza. «Ho scelto Berlino perché durante i sopralluoghi ha saputo sorprendermi continuamente. Questi agglomerati di palazzi vecchi e nuovi… la città nasconde degli scorci straordinari, come solo un paese multietnico e ricco di storia può fare. Cercavo delle strade che avessero un valore simbolico per il mio film, e ogni vicolo che visitavo sembrava perfetto. Ho impiegato circa tre settimane per scegliere le location, non riuscivo a decidermi”. Alla fine l’hanno spuntata Kreuzberg e Mitte, ma alcune sequenze si sono svolte anche a Charlottenburg e Zehlendorf. È stata una sfida cercare di conferire ai panorami berlinesi un significato diverso da quello che inevitabilmente è a loro connesso per ragioni storiche – ha detto il regista – e credo di esserci riuscito. Alla fine Berlino si è dimostrata una città molto duttile, in grado di soddisfare molte esigenze. Tutto ciò è stato possibile grazie a un minuzioso location scouting fatto assieme a Latteplus».
Salvatore Mereu e la collaborazione fondamentale con Latteplus
La pellicola si è avvalso dell’assistenza della società Latteplus che, oltre a servizi di produzione esecutiva a Berlino per produzioni cinetelevisive provenienti dall’Italia, si occupa anche – ed è questo quanto è stato fatto per il film di Mereu – di location management . Ci racconta Antonio Padovani, amministratore delegato dell’azienda: «Siamo davvero orgogliosi di aver potuto aiutare un autore così attento al dettaglio. Abbiamo avuto la possibilità di mettere alla prova tutte le nostre conoscenze e le nostre risorse per ricostruire la città di Berlino così come appariva negli anni ‘90. Salvatore è un regista esigente e le soddisfazioni che porta al termine della giornata sono impagabili. Il lavoro di scouting è molto più creativo di quanto possa sembrare. Si tratta al contempo di soddisfare e di sorprendere le aspettative del regista. È davvero soddisfacente mostrare al team creativo che Berlino non è solo la Porta di Brandeburgo o il Checkpoint Charlie. Per farlo è essenziale conoscere molto bene la città e avere un esteso network di conoscenze per far fronte a tutte le richieste della produzione. Molto spesso si tratta “solo” di sbrigare alcune pratiche burocratiche, altre volte di vere e proprie opere di convincimento e mediazioni con enti pubblici e privati. Quasi sempre, oltre alle location, ci viene chiesto di trovare personale aggiuntivo per il team, di noleggiare materiale tecnico e artistico, organizzare il catering, i trasporti, gli alloggi… allora si parla di production service. La mole di lavoro è maggiore ma il concetto di base è lo stesso. Creare un ponte tra Italia e Germania è ciò che ci sta più a cuore».
Le date del nuovo film di Salvatore Mereu
Il film è atteso nelle sale di tutta Italia per il prossimo anno, anche se a Berlino c’è già interesse come conferma Carla Molino, direttrice di Il Kino: «Speriamo che il film abbia prima di tutto l’opportunità di girare per parecchi festival, dopodiché non vedo l’ora di ospitare Mereu e il suo film nel mio cinema per un botta e risposta con il pubblico. Tra di noi c’è un’amicizia che ci lega da 20 anni e sono davvero curiosa di scoprire come abbia rappresentato la città»
[adrotate banner=”39″]
RIMANI AGGIORNATO SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK
[adrotate banner=”34″]