Berlino, si parla di referendum per bloccare speculazione immobiliare e caro affitti
A Berlino i prezzi degli affitti sono sempre più alti e i cittadini iniziano a reagire
Il costante aumento degli affitti a Berlino ha iniziato a generare forti reazioni di protesta tra i cittadini. L’ultima novità è una raccolta firme con l’obiettivo di giungere a un referendum. La protesta è rivolta, in particolare, contro i grandi gruppi immobiliari che a Berlino gestiscono centinaia di migliaia di appartamenti, esercitando un forte potere sull’aumento degli affitti nell’intera città.
Una raccolta firme per scuotere la situazione immobiliare di Berlino
La difficile situazione immobiliare di Berlino, in cui i prezzi degli affitti aumentano di anno in anno anche nei quartieri più periferici, è determinata soprattutto dal fatto che gli appartamenti berlinesi sono per la maggior parte gestiti da poche società immobiliari che dominano il mercato. La Berlin-Brandenburg Housing Company (BBU), ad esempio, amministra circa il 40% di tutti gli appartamenti in affitto nella capitale tedesca e ha registrato, nel 2018, un aumento dei prezzi dell’8,4% rispetto all’anno precedente. È proprio contro i grandi gruppi immobiliari di Berlino che si stanno scatenando le ultime proteste dei cittadini. L’iniziativa più recente per combattere il fenomeno dell’aumento sconsiderato degli affitti è una raccolta firme con l’obiettivo di raccoglierne almeno 170.000 entro il prossimo aprile. I promotori dell’iniziativa hanno intenzione di proporre, sulla base delle firme raccolte, un referendum che consenta ai berlinesi di ridurre il numero di appartamenti nelle mani delle grandi società immobiliari. Come riportato da TheLocal.de, ciò avverrebbe attraverso un acquisto coattivo delle proprietà immobiliari da parte dello Stato. Nonostante si tratti di un’idea probabilmente di difficile attuazione sul piano pratico, con questa raccolta firme i cittadini stanno comunque riuscendo a far sentire la propria voce e a generare dibattiti su un tema molto importante.
Un problema diffuso in molte città europee
Berlino non è l’unica città europea in cui i prezzi degli affitti crescono costantemente. Affitti simili a quelli berlinesi si registrano anche in città come Milano (dove, come a Berlino, il prezzo medio per un monolocale si aggira intorno ai 700€ mensili), Londra e Parigi. In alcune città, il problema degli alti prezzi degli affitti è stato affrontato in maniera creativa. A Londra, per esempio, si sono diffuse le narrow boats: imbarcazioni originariamente pensate per trasportare merci sui fiumi, ora adibite ad abitazioni. A Berlino sono comparsi sul mercato minuscoli appartamenti ricavati da vecchi container: quelli gestiti da Spotahome si trovano nel quartiere di Friedrichsfelde e sono affittati al prezzo (comunque alto) di 680€ al mese.
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