Berlino, inaugurato museo dedicato alla Trabant auto simbolo della DDR
A Berlino si trova il Trabi-museo, dove tutto è dedicato alla macchina del popolo tedesco della Germania dell’est
Direttamente vicino Checkpoint Charlie, situato nella centralissima Zimmerstraße di Berlino, si trova al civico 15 il museo della macchina più usata dal popolo tedesco durante la DDR. Il locale ospita tutti i modelli della particolare vettura, dalla berlina alla cabriolet alla giardinetta. Ma anche i più rari e unici come la P70 con telaio in legno o la Trabi da corsa. Su richiesta, per chi volesse sentirsi un pilota dell’epoca, i clienti possono mettersi alla guida di una una Trabi e fare un Trabi-Safari, ovvero un’indimenticabile tour guidato per le strade di Berlino est. A differenza dei berlinesi dell’ovest, gli abitanti di Berlino est non possedevano auto ed erano costretti a muoversi in bicicletta o con mezzi pubblici. L’inizio della produzione delle Trabant segnò la svolta storica per tutti gli abitanti della Berlino est.
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Un po’ di storia sull’auto più popolare della ex Berlino est
Il progetto iniziale era quello di creare un’auto non troppo costosa, per gli abitanti della Germania est. Il 1954 segnò l’inizio della produzione della prima macchina del popolo e il governo stabilì alcune norme per la produzione. Alcuni esempi? Il peso dell’auto doveva essere inferiore ai 600kg, i consumi ridotti al massimo, il costo non superiore a 4.000 marchi e, soprattutto, la produzione aveva il divieto assoluto di utilizzare l’acciaio. La difficoltà nella costruzione del veicolo fu quella di riuscire a inserire sul telaio in acciaio la carrozzeria in Duroplast, ovvero un materiale brevettato da poco e formato da plastica e rinforzi di fibra, di lana e cotone. La VEB Sachsenring Automobilwerk Zwickau (dal tedesco, Fabbrica Automobilistica Sachsenring di Zwickau) ebbe il tanto sudato incarico. Dopo tanti tentativi di costruzione, il 7 novembre del 1957, anniversario della rivoluzione Russa, entrò in produzione il primo modello di P50. Il nome dell’auto non poteva quindi che essere Trabant, ovvero compagno di viaggio in tedesco. Per chi viveva nella Germania dell’est, avere una Trabant significava libertà di movimento: era proprio uno status symbol.
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L’auto diventata cult della Germania (in particolar modo di quella dell’Est)
Fra il 1957 e il 1990 furono prodotte più di 3.119.021 unità. La Trabant era pratica, di piccole dimensioni e, diciamolo, non molto bella a vedersi. I tempi di arrivo dell’auto erano molto lunghi, si poteva aspettare dai 3 ai 18 anni. L’auto del popolo è oggi uno dei modelli più famosi in tutto il mondo, divenuta il simbolo della Germania. Durante la caduta del Muro migliaia di Trabis si schierarono in un lungo serpentone per attraversare liberamente il confine da est a ovest. La vettura divenne anche il simbolo della libertà e auto dell’anno. Migliaia sono le immagini che vennero trasmesse in tutto il mondo, che ritraggono la lunga fila di auto stracariche di ex berlinesi dell’est, finalmente liberi di ricongiungersi con parenti e amici. Purtroppo proprio con la caduta del Muro si segna la fine della produzione dell’auto del popolo: la Trabis non riuscì a reggere la concorrenza dell’occidente capitalista. L’auto simbolo è oggi rappresentata nel murale di Birgit Kinder intitolato “Test the Best” che ritrae una Brabant mentre sfonda il Muro di Berlino, la cui targa è Nov 8-89, la data che ricorda la caduta del Muro.
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Immagine di copertina: Trabant, © Comtechsys, CC0