AfD, la destra reazionaria tedesca potrebbe vincere le elezioni regionali di domenica
Alternative für Deutschland è davvero diventata l’alternativa che i tedeschi dell’est cercavano
La prima domenica di settembre si va al voto in Sassonia e Brandeburgo. Secondo gli ultimi sondaggi, Alternative für Deutschland (AfD) sarebbe tra i favoriti. La vincita del partito di destra non sarebbe una bella notizia per la stabilità politica del Paese andando a sottolineare quanto l’alleanza di governo tra Union di Angela Merkel e socialdemocratici (SPD)stia nuocendo sia al centro destra che al centro sinistra (dato molto in basso nei sondaggi).
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Gli ultimi sondaggi in Sassonia e Brandeburgo: AfD al secondo posto
In entrambi i Länder, gli ultimi sondaggi danno AfD come secondo partito. In Sassonia la CDU si piazza al primo posto (32%), seguita immediatamente da AfD con il 24%. La SPD raggiunge solo un 8,5%, superata dalla Sinistra (die Linke) con il 14%. Per quanto riguarda il Brandeburgo, la SPD trova una situazione migliore posizionandosi prima con il 22%. Ma l’AfD è dietro l’angolo con il 21%. Segue CDU (16,5%), mentre Linke e Verdi (Grüne) ruotano entrambi intorno al 14%. Rispetto alle elezioni del 2014, in Sassonia la CDU perderebbe il 7,4%, mentre AfD guadagnerebbe il 14,8%. In Brandeburgo invece la SPD perderebbe il 9,9%, mentre AfD aumenterebbe dell’8,8%. È vero che si tratta di sondaggi, ma in Germania normalmente i risultati finali non si discostano di molto dai sondaggi. In caso di conferma dei risultati, almeno formalmente, sia la CDU in Sassonia (che è la regione intorno a Berlino) che la SPD in Brandeburgo avrebbero l’obbligo morale di avviare i dialoghi per un’alleanza di governo con l’AfD. Non accadrà mai, ma questa è l’attuale situazione sulla carta.
AfD, la storia del nuovo partito della destra tedesca
AfD – acronimo di Alternativa per la Germania – è stato fondato nel 2013 come partito di economisti e intellettuali tedeschi euroscettici. Con il tempo – intercettando anche la crescita di movimenti anti-immigrazione come Pegida – le motivazioni economiche hanno fatto spazio a quelle razziali tanto che a livello europeo uno dei referenti principali è la Lega di Matteo Salvini. Tra l’altro, da giugno di quest’anno, i due partiti fanno parte dello stesso gruppo politico europeo “Identità e Democrazia”. Gli esponenti di AfD non sono solo conservatori, euroscettici, nazionalisti, ma anche autori di uscite decisamente poco felici sull’Olocausto. Dietmar Woidke, capo dell’SPD nel Brandeburgo, ha dichiarato definisce AfD «un partito che significa esclusione, odio e agitazione».
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Immagine in copertina: Afd, Vereiningun der Freien Medien, CC2.0 on Flickr