5 cose da sapere sul leggendario concerto di Roger Waters poco dopo la caduta del Muro a Berlino
28 anni fa si svolgeva a Berlino uno dei concerti più memorabili della storia della musica e della capitale tedesca
il 21 luglio 1990, a meno di un anno dalla caduta del Muro di Berlino, di fronte a una folla di 350.000 spettatori riuniti a Potsdamer Platz, Roger Waters metteva in scena The Wall dando vita a uno dei concerti più leggendari della storia del rock.
1) The Wall – Live in Berlin 1990 fu un concerto di beneficenza
La proposta di rimettere in scena The Wall nacque dall’idea iniziale di Mick Worwood che mise in contatto Waters con Leonard Cheshire. Quest’ultimo era un ex-pilota britannico pluridecorato che creò dopo la seconda guerra mondiale il Memorial Fund for Disaster Relief. Roger Waters si mostrò immediatamente interessato al progetto del filantropo inglese cominciando a ideare quello che sarà ricordato come uno dei suoi concerti più indimenticabili.
2) The Wall si è svolto tra Potsdamer Platz e la Porta di Brandeburgo
Berlino non fu la prima scelta, ma una volta che il Muro cadde, rimase l’unica opzione disponibile. Un’imperdibilie occasione per “ricostruire” il muro di The Wall nella città dove il Muro più famoso al mondo era appena crollato. Leonard Cheshire si impegnò a richiedere i permessi per lo svolgimento del concerto ricevendo l’approvazione da entrambi gli ex-sindaci di Berlino Est e Ovest. La decisione della location non è stata casuale. L’intera scenografia del concerto si è costruita tra Potsdamer Platz e la Porta di Brandeburgo, un luogo che fino al 1989 era la cosiddetta no man’s land, la terra di nessuno. Ma proprio su quello spazio 350.000 persone da tutto il mondo si riunirono per celebrare la fine di anni di separazione.
3) Moltissimi artisti si esibirono insieme a Roger Waters
Nonostante l’iniziale difficoltà nella ricerca dei cantanti, insieme a Roger Waters tanti altri artisti presero parte al concerto di beneficenza. The Scorpions, Ute Lemper, Cyndi Lauper, Sinéad O’Connor, Joni Mitchell, Bryan Adams, Van Morrison, The Band. Alle 22:00 del 21 luglio 1990 Leonard Cheshire, soffiando su un vecchio fischietto bellico, dava inizio al concerto. Lì dove fino a soli nove mesi prima regnavano il vuoto e la divisione.
4) I costi di produzione di The Wall furono esoritanti
Il concerto è ancora oggi ricordato come uno dei più spettacolari del tempo. Si stima che i costi di produzione raggiunsero circa 6 milioni di sterline. L’intero palcoscenico – alto 18 metri, lungo 182 metri e composto di 2500 mattoni di polyester – fu costruito dalla ditta inglese Fisher and Park. Ad arricchire questa enorme macchina scenografica contribuirono le animazioni di Gerald Scarfe e i film di Alan Parker.
5) Il concerto fu trasmesso in diretta mondiale
Dopo che tutte le 100.000 persone a cui furono venduti i biglietti entrarono, gli organizzatori decisero di aprire le porte del concerto, contando un totale di 350.000 spettatori. The Wall – Live in Berlin fu trasmesso in televisione in 52 Paesi e via radio da 65, calcolando 500 milioni di ascoltatori.
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Foto di copertina: © Youtube.