Dalla Sternburg alla Beck’s: la classifica delle 10 birre più popolari nei bar di Berlino
Ogni città tedesca ha le proprie birre e con tale affermazione non si parla tanto, o meglio solo, delle birre locali, prodotte nella zona, ma di quelle che, per ragioni culturali o commerciali, si trovano più facilmente in bar, club e Spätkauf (ai supermercati si trovano un po’ tutte). Quella che segue è la classifica delle 10 birre più popolari a Berlino ordinata dalla peggiore alla migliore. Il gusto è discrezionale (in questo caso è stato indetto un sondaggio interno alla redazione), certo, ma almeno sull’ultima pensiamo siamo un po’ tutti d’accordo così come nel non posizionare la Beck’s, ovvero la più venduta, tra le prime posizioni. Volete dirci la vostra? Commentate a fondo articolo. Ecco intanto la classifica delle 10 birre più popolari nei bar di Berlino
10 – Sternburg Pils
La cara e vecchia Sterni, con quel suo inconfondibile gusto misto tra il copertone e l’olio esausto, si posiziona di diritto all’ultimo posto di questa classifica. Anche se pochi altri marchi di birre possono vantare una cosi vasta schiera di aficionados e fans che, grazie al suo prezzo ai limiti della pfand, fanno della Sternburg una delle birre che più popolano le strade berlinesi. E poi ha un bellissimo sito internet e addirittura una fanzine tutta sua!
9 – Berliner Kindl
Il suo caratteristico sapore-senza-sapore, pone la Kindl (da non confondere con la Pilsner) piuttosto in basso in questa classifica. Il suo simbolo è la faccia di un bambino che spunta fuori da un boccale, evidente il richiamo all’alcolismo infantile. Forse è per questa ragione che la Kindl può essere servita in improbabilissimi accostamenti tipo sciroppo di mela o lampone, per giunta con cannuccia. Mistero.
8 – Berliner Pilsner
Il salvagente. Pur non certo eccellendo in quanto doti di gusto ed esperienze sensoriali, la Pilsner può essere considerata come l’ultima spiaggia: piuttosto economica, è la birra su cui ripiegare quando si vuole risparmiare o quando l’offerta del menù del bar o club dove ci si trova non soddisfa del tutto. L’immancabile birra da battaglia che chiede poco ma può salvare serate intere.
7 – Beck’s
Come sia stata in grado la Beck’s a diventare uno dei giganti mondiali, è inspiegabile a molti. Birra senz’anima, è presente in molti bar berlinesi, ma l’occhio più attento noterà che lo scaffale del frigorifero riservato alla “birra tedesca numero un al mondo”, è spesso pieno e intoccato.Sapore abbastanza anonimo, è la birra riservata ed una certa tipologia di turista e/o a chi si vuole ubriacare veloce e si ricorda di aver visto la pubblicità della Beck’s durante qualche evento sportivo o di chi non parla bene il tedesco e quando al bancone chiede che birre ci sono, dopo aver fatto finta di capire i vari nomi che il barista gli ha detto, finisce con il ripetere l’unico che ha captato, Beck’s per l’appunto
6 – Carlsberg
La Carlsberg è molto conosciuta a Berlino soprattutto nella variante Elephant. Amichevolissima birra da 9% di gradazione alcolica, è capace di spegnere ogni entusiamo all’inizio di quella serata che sembrava partire tanto carica. La gambe si fanno pesantissime e il danno è fatto. Quel divanetto dove si è seduti rimarrà l’unica cosa con cui si ha avuto a che fare per tutta la serata. Birra per persone di stazza elephant o molto resistenti all’alcol. Ps: è l’unica birra in classifica danese e non tedesca.
5 – Duckstein
La Duckstein è una birra piuttosto rara nei bar berlinesi ed è uno di quei tipici prodotti che si ama o si odia. Questo è dato dal suo sapore molto particolare, piuttosto aspro e intenso, che provoca non pochi dispiaceri a chi di birre non se ne intende e, contemporaneamente, viene snobbata da quelli che invece di alcol ne sanno e indirizzano le proprie scelte verso marchi che danno sempre soddisfazione.
4 – Astra
E’ molto difficile per chi scrive parlare dell’Astra rimanendo oggettivi. Compagna di mille avventure, si può trovare la birra dalla caratteristica bottiglietta grassa e tozza, nei locali di un certo calibro per quanto riguarda avventori e baristi. Non propriamente gradita dalle masse, l’Astra è anche molto comoda in quanto, se messa al rovescio, può entrare nella tasca dei pantaloni per un facile trasporto. Ovviamente chiusa. Ah, anche se non sembra la bottiglia è da 33cl proprio come quelle alte e snelle! (ps: le campagne pubblicitarie dell’Astra sono sempre molto irriverenti, questo l’ultimo spot)
3 – Augustiner
Il fatto che l’Augustiner sia una delle birre preferite dai berlinesi, la dice lunga sulla qualità generale dell’offerta birrosa nella capitale tedesca. Venduta in bottiglie da mezzo litro, berne una intera può diventare uno sforzo immane che gonfia la pancia e svuota la testa. L’Augustiner ha un sapore piuttosto neutro ma si sgasa in un tempo incredibilmente veloce. Inoltre per qualche strano patto, viene quasi sempre servita tra il tiepido e il caldo. Terzo gradino del podio, ma proprio perchè qualcuno dovrà pur andarci.
2 – Flensburger Pilsner
L’outsider. Birra non molto conosciuta rispetto alle altre, presenta però il miglior rapporto qualità/prezzo nella maggior parte degli Späti. Quasi sempre viene messa accanto a quelle birre molto costose che vengono evitate per principo essendo, appunto, molto costose. Ma dare un po’ di fiducia alla Flensburger ripagherà molti scettici disposti a liberarsi di quelle monete di bronzo che posso fare la differenza tra una birra ignobile e senza senso, con una raffinata produzione dei mastri birrai tedeschi.
1 – Paulaner
Va bene, la Paulaner si colloca facilmente al primo posto di questa classifica, ma non per questo perde tutta quella spocchia e boria di chi sa di vincere la partita senza troppo sforzo. Arrivando direttamente dal cuore della Bavaria, questa birra viene prodotta seguendo fedelmente la legge della purezza del 1516 che ogni birrifico che si rispetti, applica da sempre al proprio prodotto. Per fare un paragone con un’altra bavarese che sbanca in tutto il resto della Germania, la Paulaner è come il Bayern Monaco: vince il campionato clamorosamente, ma il livello di simpatia rimane pari a zero.
Foto copertina: © Haikus CC BY-SA 2.0
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