XJAZZ: cronaca dell’arrivo degli islandesi a Berlino
Grande successo per XJAZZ festival! Un pubblico davvero variegato invade il quartiere di Kreuzberg per godersi tre giorni di musica.
Vi racconterò la mia serata preferita, ovvero “L’arrivo degli islandesi a Berlino”. La serata apre i battenti con l’anteprima mondiale di Emiliana Torrini, accompagnata dall’ X Ensemble. Sono le otto di sera e a Schlesisches Tor la coda per l’ingresso al concerto verso il Bi Nuu arriva quasi all’entrata della stazione della U-Bahn. La cantante italo-islandese riesce a rapire l’attenzione del pubblico, proponendo una set-list che spazia dall’ultimo album “Tookah”, fino ad arrivare a brani riarrangiati di “Fisherman’s girl”. Ottimo anche l’ensemble, che crea atmosfere suggestive, ricche di un suono caldo ed ovattato, arricchito ancor di più dall’arpa, che sostituisce le parti di chitarra. Il tutto immerso nella fantastica cornice del Bi Nuu, locale in chiaro stile berlinese, assolutamente da non perdere qualora non ci siate mai stati.
Senza perdere tempo si vola al Privat club, alla volta degli ADHD. Impossibile resistere a questo gruppo il cui nome significa letteralmente “sindrome da deficit di attenzione e iperattività”, il che ci da già una visione generica di ciò di cui saremo spettatori. In quanto a iperattività e ipercreatività infatti non c’è da scherzare, qualora andiate a vedere uno dei loro concerti ne uscirete estasiati, affezionandovi ad ogni singolo musicista e alle sue stravaganti movenze. Anche per la musica lo spettacolo è incredibile, con una formazione sax, batteria, chitarra, basso, tastiere e hammond che si muove tra suoni caratteristici del nord e tendenze molto forti del rock. Non c’è dubbio, la miglior performance della serata: tenete d’occhio questi “ragazzi”!
Alle undici si ritorna a Bi nuu, questa volta aspettando di vedere Nils Petter Molvaer. L’energia inizia a scarseggiare e purtroppo il gruppo ritarda di molto l’esibizione a causa di una tazza di caffè finita proprio sulla scheda audio. Tuttavia la tensione svanisce con l’arrivare delle prime note. Per questa occasione Molvaer è accompagnato da una formazione un po’ atipica (batteria, chitarra, banjo e pedal steel) che presenta al pubblico berlinese il nuovo album “Switch”. Atmosfere jazz- lounge pervadono lo spazio trasformando ancora una volta il Bi nuu.
Una serata entusiasmante, ma davvero troppo piena, di certo XJAZZ è un esperimento riuscito e lo aspetteremo impazienti per il prossimo anno!