Berlino, i botti della notte di San Silvestro mostrano uno scenario da guerrilla
Dieci minuti a Schöneberg il 31 dicembre pomeriggio aspettando l’inizio del 2018
Il Pallasseum (soprannominato Pallas) è uno dei complessi abitativi più brutti e, purtroppo – spiace dirlo – malfamati di Berlino. È stato costruito sul finire negli anni ’70 e si trova nel quartiere di Schöneberg. La contraddizione – come già al Corviale di Roma o lo Zen a Palermo – risiede nell’incapacità del suo architetto Jürgen Sawade di scindere la funzionalità con la bellezza e le conseguenze di una colata di cemento di tale dimensione in uno spazio così relativamente piccolo. La premessa è doverosa per capire come mai il video che quest’anno Berlino ci regala come emblema dell’incapacità di alcuni suoi abitanti di vivere in maniera serena l’arrivo dell’anno nuovo e la possibilità di festeggiare con i fuochi d’artificio sia stato girato in una zona residenziale come Schöneberg. Certo, non siamo ai livelli degli spari in strada e auto bruciate a Neukölln dell’anno scorso (qui il video) ma poco ci manca.
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Due morti nella notte di San Silvestro
Il bilancio dei feriti e morti causa botti e fuochi d’artificio della notte di San Silvestro a Berlino e dintorni è comunque negativo: ben due persone, un 35eme e un 19enne, sono morti mentre festeggiavano a causa dell’esplosione di due diversi petardi. Il primo incidente si è verificato a Gusow-Platkow, il secondo a Kleinmachnow, entrambi nel Brandeburgo. Nella zona di Ostprignitz-Ruppin è stata invece una ragazzina di undici anni che nulla aveva a che fare con il gruppo di ragazzi che aveva acceso il petardo. Sempre nel Brandeburgo un razzo partito dalla strada è entrato ed esploso in un’ambulanza che aveva il portellone aperto per fortuna senza ferire i due paramedici seduti al suo interno. Non è ancora chiaro se il lancio fosse stato voluto o accidentale.
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