«Un monumento agli spacciatori di Kreuzberg»: a Berlino la proposta del partito dei Pirati
«Gli spacciatori offrono un prezioso servizio di utilità sociale apprezzato da tanti. Sono sempre lì, facilmente raggiungibili, nel cuore del quartiere, soprattutto nei parchi. L’edificazione di un monumento sarebbe dunque un significativo riconoscimento del loro lavoro rischioso». Si legge così nella motivazione allegata alla proposta di legge dal partito dei Pirati di Berlino, sezione di Friedrichshain-Kreuzberg, per la costruzione di un monumento celebrativo agli spacciatori che operano nel centro della capitale, in particolar modo a quelli di origine africana in zona Kreuzberg.
Provocazione di artista. Che il Piratenpartei Berlin fosse a favore della legalizzazione delle droghe leggere e dell’apertura di coffee shop in città era cosa nota. Ma questa singolare mozione ha spiazzato opinione pubblica e forze politiche. La proposta è stata redatta da Scott Holmquist, artista americano residente a Berlino, e a quanto pare gli esponenti del partito non la intendono soltanto come una mera provocazione per smuovere il dibattito sulle droghe leggere: i Pirati vogliono sul serio una statua che celebri il lavoro dei pusher di Görlitzer Park e Kottbusser Tor, specie quelli di origine africana «con alle spalle un passato di oppressione coloniale»: e suggeriscono come luogo ideale proprio Görli o Hasenheide, a cavallo tra i quartieri di Kreuzberg e Neukölln.
Non ridurre tutto a un problema di legalità. Solo per la zona di Görlitzer Park ci sono circa 500 indagini in sospeso legate all’attività di spaccio. L’area, afflitta da frequenti furti e pattugliata costantemente dalla polizia, è considerata tra le meno sicure di Berlino e gli abitanti nei dintorni sono snervati. Ma il Piratenpartei trova che la proposta possa riaccendere e allargare la discussione sulle condizioni di Görlitzer Park senza ridurre tutto a un problema di criminalità. La mozione, ad ogni modo, dovrà essere discussa nelle prossime sedute della giunta di quartiere, a partire dalla prossima legislatura.
Foto di copertina © Mathilde Doiezie