Quando ti bacio, i versi della passione senza limiti di Erich Fried
Un amore completo, unico, che non finisce e non inizia, che non si esaurisce nel momento fisico del sesso, ma che insiste e si propaga in ogni cosa dell’esistenza. Un contatto fra le anime ed i corpi che supera tutto il resto, un bacio del “vero amore” in cui il poeta vuol trasmettere la sua presenza, è come se dicesse “io sono qui, non ti bacio per il piacere di un attimo, ma per dimostrarti che sto al tuo fianco”. Erich Fried, poeta ebreo-austriaco scomparso nel 1988, parla di emozioni senza stereotipi, di sensazioni pure e travolgenti.
Erich Fried, Come ti si dovrebbe baciare
Quando ti bacio
non è solo la tua bocca
non è solo il tuo ombelico
non è solo il tuo grembo
che bacio
Io bacio anche le tue domande
e i tuoi desideri
bacio il tuo riflettere
i tuoi dubbi
e il tuo coraggio
il tuo amore per me
e la tua libertà da me
il tuo piede
che è giunto qui
e che di nuovo se ne va
io bacio te
così come sei
e come sarai
domani e oltre
e quando il mio tempo sarà trascorso
Erich Fried, Wie du solltest geküsset sein
Wenn ich dich küsse
ist es nicht nur dein Mund
nicht nur dein Nabel
nicht nur dein Schoß
den ich küsse
Ich küsse auch deine Fragen
und deine Wünsche
ich küsse dein Nachdenken
deine Zweifel
und deinen Mut
deine Liebe zu mir
und deine Freiheit von mir
deinen Fuß
der hergekommen ist
und der wieder fortgeht
ich küsse dich
wie du bist
und wie du sein wirst
morgen und später
und wenn meine Zeit vorbei ist
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Foto di copertina: New York City celebrating the surrender of Japan. They threw anything and kissed anybody in Times Square. © Lt. Victor Jorgensen Public Domain