Quando nero, rosso ed oro, i colori della bandiera tedesca, invadono Berlino
La bandiera tedesca invade il Brasile, e non solo… Ieri, nella terra del calcio, il paese che ospita i campionati mondiali per questa edizione 2014, il Brasile, ha subito un’umiliazione memorabile, la più grande vergogna della sua storia calcistica. La Germania, che è alla sua ottava finale di coppa del mondo, ha dato una lezione ai padroni di casa verdeoro, dominandoli con disciplina tattica, soprattutto nel primo tempo. Un’organizzazione imponente ed una determinazione tale da sembrare di essere dentro ad un videogioco anziché nell’imprevedibile realtà. Su 12 tiri tedeschi in porta brasiliana, ben 7 sono stati quelli capaci di arrivare in rete. L’assenza di Thiago Silva e Neymar, che poteva essere considerata un ragionevole motivo per giustificare una normale sconfitta, non basta a spiegare la tortura alla quale abbiamo assistito: la peggiore disfatta dei cosiddetti pentacampeão nella loro gloriosa storia calcistica. Si è così riaperta ieri la ferita di un dolore da sconfitta che prende vita nel lontano 1950, quando, durante i primi campionati del mondo disputati sul terreno amico di casa, il Brasile perse 2-1 contro l´Uruguay.
Nel 2014 la nazionale verdeoro si vede messa in ginocchio, straziata e con le lacrime agli occhi, da una Germania che, lo dobbiamo ammettere, è stata semplicemente brillante. Una Germania che festeggia felice e che ricopre Berlino ovunque con i colori della bandiera nazionale: il nero, il rosso e l´oro.
Foto 1-8 ©MarialicePilia
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