Pizzeria Standard: la vera pizza napoletana a Berlino la trovi a Prenzlauer Berg
Standard porta la pizza napoletana di qualità a Berlino. La rinuncia a una buona pizza non è più necessaria per gli italiani (e non solo) residenti nella capitale tedesca.
Ci sono due cose alle quali il napoletano emigrante, come me, sa bene che dovrà rinunciare nel momento in cui si trasferisce in una città straniera, che sia Berlino, Londra o Hong Kong. La prima è il caffè, la seconda è la pizza (sì, lo so, pure la mozzarella, ma la mozzarella la trovate nella pizza!). Entrambi elementi fondamentali per una sana ed equilibrata “napoletanità”, a volte sono addirittura causa di abbandoni dell’ultima ora a trasferimenti annunciati da mesi in famiglia.
Tuttavia, mentre nel caso del caffè espedienti come portarsi la macchinetta vecchia di tre generazioni e chiedere a qualsivoglia parente o lontano conoscente di caricarsi in valigia un paio di pacchi di caffè italiano possano essere la giusta soluzione, risulta difficilmente consigliabile fare lo stesso per la pizza ed ancora più difficile immaginare che pizzerie storiche di Napoli come Sorbillo, Michele o Di Matteo (giusto per citare gli esempi più eclatanti) possano effettuare consegne a domicilio di 1700 chilometri.
Una pizzeria di qualità
Ma per noi napoletani berlinesi (ed anche per tutti gli altri), la rinuncia ad una bella pizza margherita sembra ormai acqua passata. Sì, perché nel mondo della globalizzazione selvaggia, in cui tanti s’improvvisano goffamente ristoratori di cucine che non gli appartengono, può anche capitare il contrario e cioè che un ragazzo austriaco di nome Florian possa essere innamorato e competente di pizza napoletana, incontrare per un segno del destino un pizzaiolo di Napoli del quartiere Chiaia di nome Alessandro, ed aprire una pizzeria capace di far esultare le papille gustative dei clienti e mettere in scacco la concorrenza. Parliamo della Pizzeria Standard a Prenzlauer Berg, aperta dal novembre 2014. Menù essenziale, ambiente giovane e cordiale, atmosfera rilassata.
L’attenzione per gli ingredienti e per la lavorazione
«La cucina italiana in generale, e soprattutto quella del Sud, a differenza di tante altre cucine, si basa soprattutto sulla qualità dei prodotti» ci tiene a precisare Florian «ed è questo che a noi importa: usare prodotti di qualità e freschi per ogni pizza che sforniamo. Un obiettivo che richiede tanti sforzi di ricerca sul mercato, ma che per noi è di basilare importanza». Ed ecco che allora il fiordilatte e la provola arrivano dalla Campania (Agerola e Monti Lattari), così come i famosi pomodori di San Marzano, unici nel gusto e perfetti per la pizza.
«Una pizzeria che ti offre 30 pizze nel menù già ti sta mandando un messaggio» aggiunge Alessandro «di certo pochissimi prodotti saranno freschi e a risentirne sarà la qualità. È per questo che noi preferiamo concentrarci su pochi piatti». Un occhio di riguardo, poi viene dato alla lavorazione: «noi qui schiacciamo i pomodori a mano e prepariamo la pasta per la pizza ogni giorno» dice Alessandro. «Usiamo la lunga lievitazione. Lasciamo lievitare la pasta naturalmente, senza l’uso del frigorifero, dalle 18 ore in su. Questo migliora la digeribilità del prodotto e non ti costringe la notte a bere litri d’acqua senza sosta». Altro punto di forza la tecnica usata per stendere la pasta nel momento in cui si prepara la pizza: «mentre la tecnica internazionale prevede che la pizza venga allargata sul bancone assorbendo una eccessiva dose di farina che poi nel forno si brucia e diventa amara, la tecnica partenopea che usiamo noi dello schiaffo o del pacchero per dirla alla napoletana, consente alla farina in eccesso di essere espulsa. Il segreto della vera pizza è la manualità».
La cucina e l’ambiente
Un ritorno alle tradizioni, insomma, che tanto possono insegnare a chi vuole intraprendere la giusta strada nella vita lavorativa e personale. E a chi storce il naso per l’uso del forno a gas e non di quello a legna cosa dicono i ragazzi? «La legna non è l’elemento basilare nella cottura della pizza napoletana» rispondono all’unisono. «I veri forni napoletani si differenziano dagli altri soprattutto per caratteristiche di forma e struttura. Che poi la fonte di calore sia la legna o il gas come nel nostro caso, l’importante è che si raggiunga la gradazione giusta e che la pizza venga cotta in 60/90 secondi e non in diversi minuti come avviene in altre circostanze. Noi abbiamo comprato il forno a gas da una ditta italiana, Stefano Ferrara, altro marchio di qualità».
Insomma tutto sembra l’ideale per gustarsi i veri sapori di una pizza napoletana. In un ambiente tra l’altro ridotto al minimo indispensabile. «La cosa più difficile da far capire ai clienti, tedeschi o italiani che siano, è che la pizza napoletana è molto diversa dalla pizza di tutte le altre regioni. Ed è anche per questo che l’arredamento è ridotto all’osso: tavolo, sedia, lampadine a vista, come nelle migliori tradizioni del Sud. Non abbiamo bisogno di distrarre il cliente con giochi di prestigio. La sua attenzione deve essere tutta sulla pizza che ha davanti. È quello che noi vogliamo vendere. È quello il nostro prodotto di qualità» conclude Florian.
Standard
Templiner Straße 7, 10119 Berlino
Tel: 030 48625614
Aperto martedì-venerdì dalle 18, sabato e domenica dalle 13
Mail: hello@standard-berlin.de
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Prima Foto © alex brunner
Seconda Foto © standard