L’importanza di un buon olio extravergine d’oliva rimane la stessa dall’Italia a Berlino

A Kreuzberg, in un magazzino che da fuori potrebbe sembrare anonimo, ogni giorno giacciono tra le due e le tre tonnellate, di olio extravergine d’oliva italiano. A importarlo è una giovane società italo-tedesca, la Olio Costa, giovane non solo per la data della sua creazione (anno 2010), ma anche per l’età dei suoi due fondatori: Luigi Cornaglia (31 anni) e Arkadius Michalczyk (33 anni). Il primo ha vissuto a Berlino dal 2006 al 2010 lavorando per varie multinazionali (Ebay e Basf) prima di tornare nella sua Genova. Il secondo, polacco di nascita ma tedesco d’adozione (ci vive dal 1986), dopo aver studiato Agricultural Economics a Wiesbaden, ha lavorato per anni nel settore della certificazione di prodotti biologici prima di passare a Fairfood International per un ambizioso progetto che favorisca la sostenibilità nelle piccole e medie imprese nel settore alimentare. Si sono conosciuti a Genova nel 2005 durante l’Erasmus di Arkadius, “Ma all’epoca andavamo al mare e alle feste insieme, non pensavamo certo saremmo diventati soci”.

Esportare olio extravergine d’oliva a Berlino, l’idea. Spiega Luigi: “L’idea originale di vendere olio extravergine in Germania mi è venuta nel 2007, quando in prima persona dovevo rispondere al bisogno di qualsiasi emigrato italiano: avere prodotti di qualità buona a prezzi accessibili. Ai tempi precario e squattrinato non potevo certo permettermi la spesa al banco alimentari del KaDeWe. L’idea di allargare l’attività e creare una vera e propria società, la Olio-Costa.de, si è sviluppata a partire dal 2010, quando con Arkadius abbiamo iniziato a vendere non soltanto a contatti personali, ma anche attraverso un negozio online.

La qualità dell’olio d’oliva che si vende in Germania. Secondo Arkadius: “In generale non è terribile, ma anche quando c’è scritto che si tratta di un olio italiano, non c’è una vera garanzia che sia davvero così per tutto il processo produttivo. Negli ultimi 20 anni il successo di supermercati discount ha rotto il sistema della produzione di cibo di qualità richiedendo sempre prezzi più bassi ai contadini che sono stati costretti ad abbattere i costi di produzione. Il risultato è un sistema d’agricoltura industrializzata, che produce quantità e non qualità. Purtroppo è un’abitudine consolidata per il consumatore tedesco guardare innanzitutto al prezzo, spesso a discapito della qualità e dell’originalità dei prodotti”.

Il successo di Olio Costa. Dal 2011 l’attività è costantemente cresciuta. “Se fino al inizio del 2013 vendavamo esclusivamente oli della Lorenza Costa, per aumentare l’offerta produttiva nell’ultimo anno abbiamo aggiunto 7 altri fornitori dalle regioni Umbria, Toscana e Lazio oltre ad aver cominciato a commercializzare anche Aceto Balsamico IGP invecchiato 8 anni. La cura e il rigore con cui selezioniamo i prodotti hanno nel tempo costruito un legame di fiducia con i nostri clienti, questo ci responsabilizza ma ci rende anche molto orgogliosi di quel che stiamo facendo.”. Le consegne, almeno a Berlino, avvengono attraverso una folcloristica  Piaggio Ape gialla: “Ci piaceva l’idea di potere fare anche del trasporto un momento di italiani pensare che un prodotto italiano al 100% venga trasportato attraverso un mezzo così caratteristico”. Il sogno del resto è più che mai ambizioso: “Garantire al consumatore in Germania, italiano o tedesco, un prodotto selezionato con cura e in grado di garantire qualità e originalità ad un prezzo equo diventando uno dei punti di riferimento per italiani a Berlino e in Germania in relazione all’olio extravergine italiano.

L’esportazione e la vendita dell’olio dalla Germania all’Italia. Arkadius: “Non abbiamo né frantoi né uliveti propri, ma siamo in rapporti con diversi piccoli e medi produttori italiani in Liguria, Toscana, Umbria e Lazio. Con la collaborazione di questo tipo di fornitore aiutiamo a mantenere la biodiversità nel settore oleario perché sono loro che garantiscono l’ampiezza delle cultivar coltivate in Italia che raggiunge oggi ancora una cifra di quasi 450 diversi tipi di olive. In Spagna invece che produce quasi quattro volte più olio dell’Italia, è rimasta una ventina di cultivar con la Picual che rappresenta il più di 50% dell’olio prodotto. La diversità è quel fattore importante per avere oli di diversi gusti e sapori.”

Per assaggiare l’Olio Costa l’occasione giusta è la degustazione tra fine giugno e inizio luglio presso la Dittmar and Friends di Oranienstrass 183 (per sapere giorno e orario precisi vi rimandiamo alla pagina facebook di Olio Costa). “Al di là del nostro prodotto, ci piace organizzare degustazioni di olio durante cene o incontri culinari aiutando gli appassionati di buon cibo a saper riconoscere le caratteristiche di un buon olio. Mangiare bene e sano significa volere bene a sé stessi”.

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Nervi 2014