Gli amori alla tedesca del film Ohne dich, dal 4 settembre nei cinema
“Senza di te starei meglio”, pensa la giovane cameriera Matte che porta una piccola nuova vita nel suo ventre. “Senza di te io non posso stare” pensa il terapeuta Marcel di sua moglie Rosa, malata terminale di cancro. “Senza di te io non voglio stare” pensa la donna delle pulizie Layla che proprio non riesce a rinunciare al suo ex che l’ha lasciata. “Ohne dich”, senza te, è un film sulla cosa più meravigliosa e più dolorosa che c’è al mondo: l’amore. Tre storie che inevitabilmente si intrecciano, tre storie d’amore differenti, perché gli intrecci d’amore che scrive la vita sono infiniti. Un film che ci ricorda che l’amore può essere davvero tutto. L’amore è quel sentimento attraverso il quale l’uomo può conoscere ed essere liberato da se stesso, l’amore è desiderio spietato, è gioia e speranza, è confusione e paura, è completezza e rinascita, è disperazione.
Nulla può distruggere l’alchimia passionale che resiste allo scorrere tempo tra l’ostetrica Rosa (Katja Riemann) e il terapeuta Marcel (Charly Hübner), la loro quotidianità e i loro momenti di intimità sembrano essere quelli che tutti i grandi amori dovrebbero condividere.
La cameriera Motte (Helen Woigk) invece desidererebbe stare sola con se stessa, nulla di più. La sua indipendenza è ciò che per lei è più prezioso, ma rimane incinta del suo migliore amico Neo (Arne Gottschling), che addirittura ha i dubbi se essere gay, etero o bisessuale. Anche la collega di Motte, Mitra (Sarah Horvath) non è di grande aiuto per l’amica: sta vivendo l’inizio di un nuovo amore che la coinvolge e la fa vagare completamente tra le nuvole.
Layla, (Meral Perin) si rifiuta di accettare che il suo ex Navid (Bijan Zamani) l’ha lasciata per una donna più giovane. Lo insegue in tutti i modi possibili perdendo ogni parvenza di controllo, calpesta la sua stessa dignità mentre lui la respinge sempre più violentemente. Rosa ha il cancro e ha paura, come quando si ha paura delle cose che non si conoscono, e ancora di più se si è a conoscenza di avere una malattia in grado di impossessarsi del tuo stesso corpo. Rosa vorrebbe provare a combatterlo, ma il tumore si è già diffuso nel suo fisico sempre più debole che lentamente si spegne nonostante la sua anima bruci ardentemente d’amore sino all’ultimo respiro. Il suo compagno non può fare altro che starle accanto fino all’ultimo battito che li separerà. Motte nel mentre vorrebbe solo una cosa: sbarazzarsi di quella massa estranea per lei ingombrante che ha fatto sì che la sua pancia diventasse un’anguria gigante. Intanto a Layla manca sempre di più il terreno sotto i piedi. In conclusione, una notte sarà fatale per tutte e tre le storie, le vite dei protagonisti cambieranno inevitabilmente. L’unica certezza: le storie che scrive la vita sono imprevedibili e senza limiti o barriere. Una pellicola drammatica e intensa fatta da tantissimi primi piani capaci di regalare emozioni, inquadrature composte da dettagli importanti capaci di raccontare con una sensibilità sorprendente. I flashback dei momenti del passato si alternano a quelli del presente con equilibrio. A volte gli amori finiscono, è vero, ma la vita continua. Perché qualsiasi cosa accada, la vita va avanti e ci sorprende scrivendo sempre nuove storie.
Ohne dich, il debutto cinematografico di Alexandre Powelz. Dal 04 Settembre nei cinema tedeschi.