Merrill Lynch: Germania destinazione più ambita per gli investitori
Un recente sondaggio condotto da Bank of America – Merrill Lynch fra 223 manager di fondi internazionali (gestori di 580 miliardi di $ in totale), rivela come al momento non vi siano regioni d’investimento apprezzate quanto la Germania.
Nel Merrill Lynch Global Fund Manager Survey 2014 un vasto numero di professionisti dichiara di essere convinto che la zona euro offra attualmente le migliori opportunità di rendimento. A distanza seguono il Giappone e gli Stati Uniti, i mercati emergenti sono invece percepiti con minore entusiasmo rispetto al passato.
La situazione in Europa
In Europa sono attualmente la Svizzera, i Paesi Bassi e la Francia gli obiettivi di investimento più impopolari. Tutti e tre hanno visto un nuovo significativo calo nel corso dell´ultimo mese. Segnali positivi arrivano invece dal business sentiment rivolto a Spagna e Italia, paesi che stanno scalando i ranking velocemente ma ancora distanti dall´eccellente posizione tedesca.
La Germania incarna al momento il mercato di investimento ideale per molteplici ragioni; Juan Nevado della società di investimento britannica M & G. rivela: “Io amo la Germania“, dice, “La Germania ha le migliori aziende del mondo in settori cruciali quali le industrie automobilistiche e meccaniche. Inoltre le società tedesche quotate sono in cerca di azionisti“.
Il tallone d´Achille tedesco: I tassi di interesse
Eppure ombre provenienti da Francoforte agitano i sonni di molti money manager; secondo Nevado “I tassi di interesse sono attualmente troppo bassi per l’economia tedesca“.
Effettivamente considerando che la crescita del prodotto interno lordo nel 2014 si dovrebbe aggirare sul due per cento e che la disoccupazione è esigua, sarebbe ragionevole se i tassi fossero più consistenti.
Questa situazione ha radici anche di natura politica, dato che la Banca Centrale Europea deve prendere decisioni macroeconomiche che soddisfino l’intera zona euro. Molti paesi si stanno lentamente riprendendo da anni difficili e la disoccupazione in paesi come la Spagna, la Grecia, l´Italia o la Francia tocca ancora livelli record. Pertanto la BCE sta attualmente allentando ulteriormente la politica monetaria nel tentativo di offrire uno stimolo di ripresa all’economia.
“Questo andrà a beneficio delle aziende tedesche“ sostiene Nevado. “In pratica gli sarà possibile prendere in prestito denaro a bassissimo costo potendo così investire in espansione e ricerca. Tale strategia consentira´ all’economia di crescere ulteriormente“. Uno scenario perfetto per investitori e azionisti. “La barriera psicologica dei 10.000 punti attorno alla quale il Dax sta oscillando potrebbe essere perciò presto superata“.
Eppure il boom non porta solo vantaggi, soprattutto quando i tassi di interesse bassi rimangono stabili sul lungo periodo. Andrew Bossomworth, specialista in investimenti per la Pimco (controllata del gruppo Allianz) prevede che il tasso di interesse reale nella zona euro (tasso di interesse con detrazione del tasso di inflazione) si consolidi sullo zero durante il prossimo decennio.
Il livello di indebitamento elevato della maggior parte degli Stati membri dell’area euro, nonché la diminuzione della popolazione rende, secondo Bossomworth, questo scenario inevitabile.
“Lo stallo dei tassi avrebbe un impatto considerevole dato che porterebbe a una asset price inflation, soprattutto in Germania. Qui sarebbe particolarmente colpito il mercato immobiliare dato che i prezzi probabilmente continuerebbero a lievitare, rimanendo il mattone l’unica via per accedere a rendimenti positivi.“
Non sorprende pertanto che la “febbre da investimenti“ venga temuta da parte dei gestori di fondi. Secondo l´indagine di Merrill Lynch la frenesia da investimento che si sta consolidando è una delle più grandi minacce attuali individuate nell’indagine. Da circa un mese si sta sviluppando un circuito psicologico indirizzato dal panico di molti risparmiatori che spinge a decisioni affrettate e a costosi investimenti errati. Circa il 20 per cento degli investitori professionisti considera al momento questo trend come il più grande pericolo per il settore immobiliare tedesco.
La Cina ha perso il suo “investment appeal“
In cima alla lista dei maggiori pericoli percepiti dai money manager si conferma un rischio già avvertito a maggio: una debacle del debito in Cina. Circa due terzi degli intervistati identificano in questo scenario la fonte più probabile di problemi per i mercati finanziari.
La Cina dopo essere stata la Mecca degli investitori di tutto mondo, dopo la crisi ha condotto politiche di spesa piuttosto rischiose. Pechino ha stanziato ingenti somme nel settore immobiliare e infrastrutturale creando bolle temute in tutto il mondo. Inoltre la Cina per poter finanziare tali costruzioni ha accumulato in poco tempo un debito enorme tenuto in piedi da un sistema bancario poco trasparente.
Le informazione tratte dal seguente articolo pubblicato il 26.06.2014 su Die Welt:
la foto dell’articolo è © LendingMemo / CC BY – 2.0