I maschi berlinesi da frequentare almeno una volta nella vita
di La snob loves Berlin (Claudia Sideri)
Sostengo fermamente che per incontrare a Berlino una persona con cui instaurare un rapporto di stampo sentimentale-sessuale tendente alla normalità (intesa come: mi ricordo il suo nome e da dove viene) ci vogliano due condizioni necessarie: culo e tempismo.
Si tratta di una combinazione di difficile reperimento indi per cui é automatico incappare in numerosi incidenti di percorso prima di centrarla. Incidenti piú o meno divertenti ma che meritano di essere raccontati.
Lo sfigato travestito da scrittore bohémien
Di solito brutto. Senza stile, senza carisma. Si autodefinisce affascinante ma in realtá é solo un grandissimo coglione. Vi ubriaca con le sue letture di stampo misogino, la sua musica d’autore, il romanzo che sta pianificando di scrivere ormai da piú di cinque anni. Passa il suo tempo aspettando l’ispirazione anche per lavarsi e per lavorare. Non facendo niente tutto il giorno trascorre le ore ascoltando l’eco del suo ego e facendosi le pippe davanti alle chat erotiche su internet.
Il vegetariano indipendentista
Carote e rape sono il suo interesse principale. Ama le erbe, qualsiasi tipologia di erba e si strafoga di frutta secca. Beve solo tisane, veste solo usato e crede fortemente nel potere del bio. Al primo appuntamento vi porta in uno di quei negozi turchi a Kreuzberg in cui si sgranocchiano semi di girasole. Anche lui mostra avversione verso l’acqua e il sapone. La mattina saluta il sole e la notte passa le ore ad osservare i contorni sfocati della luna disquisendo sul senso della vita, mentre voi, che aspettavate le sue attenzioni, dormite.
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Il “ninfomane” organizzato
Di natura solitaria. Intellettualmente strutturato, sfoga i suoi tormenti interiori nell’ordine, nella pulizia e nel sesso. Che deve essere costante, continuo, vario, sfrenato, diabolico, ritmato, acrobatico. Davanti, dietro, su, giú, e a destra, e a sinistra. Il suo istinto animale é accompagnato da atteggiamenti dal tratto romantico, come mazzi di fiori, passeggiate al parco, colazioni insieme. Super attento ai dettagli di ogni genere, ha peró un fare autoritario. Scappa durante la notte in preda agli impeti dei suoi pensieri, scompare per giorni per poi ritrovarsi e ritrovarvi. Vi riporta sulle nuvole per poi farvi cadere nuovamente ma sempre facendovi sbattere il culo per terra. Le montagne russe durano fin quando troverete nel suo armadietto del bagno confezioni di psicofarmaci. Non potrete piú far finta di non vedere. Silenziosamente scivolerete via dalla sua vita, senza accorgervene.
“Ma un minuto senza?
Sono trasversali, si trovano ovunque. Di solito funziona cosí:
“Vi conoscete da poco, andate a cena insieme. La serata scorre senza silenzi, avete talmente tante cose da dire che a volte vi ritrovate a parlare nello stesso istante. Vi guardate e ridete, brindando con un bicchiere di vino rosso. Vi sfiora con quegli occhi scuri, vi osserva incuriosito per tutta la cena. Euforici vi avvicinate al taxi, consapevoli che per questa notte va bene cosí.
Vi rivedrete.
Quando succede siete a casa. Lui é passato per un caffé e adesso é lí, sul letto e le mutande buttate sul parquet. Era inevitabile. Gli chiedete se ha un preservativo. Lui vi guarda interrotto, e vi chiede:
“Ma un minuto senza?”
“Ma sei stupido?”
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Foto di copertina: Jonas Nay, Gewinner des Günter-Strack-Fernsehpreises © Martina Nolte CC-by-sa-3.0
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