La classifica delle migliori città in cui vivere per gli under 30 (ben 3 tedesche nella top 10)
Nestpick, piattaforma online made in Germany per l’affitto di appartamenti a medio-lungo termine, ha stilato una classifica delle migliori mete internazionali per i 25-36enni di oggi.
È una generazione nata con la valigia alla mano quella dei millennials, ossia i ragazzi nati tra il 1981 e il 1995. I giovani adulti di questi anni sempre pronti ad approfondire i propri studi, a seguire le proprie aspirazioni o anche solo a cercare un futuro migliore ovunque nel mondo. Le distanze possono fare male, ma non paura. Cosa contraddistingue i millennials? È questa la domanda che si è posta l’azienda tedesca Netspick per dare le migliori risposte alle esigenze della generazione motore dell’attuale economia. Per definire il range entro il quale una città può essere ritenuta desiderabile da un giovane under 30 sono stati presi in considerazione i parametri che contraddistinguono la generazione figlia degli anni ’80-’90. Le chiavi della classifica hanno tenuto conto delle offerte non solo in ambito lavorativo e delle possibilità di realizzazione per chi ha una mente imprenditoriale, ma anche del livello tecnologico delle città, dell’eguaglianza di genere nonché della libertà sessuale e la vivibilità intesa come offerta in campo sanitario, nel trasporto pubblico e nella ricchezza della vita notturna. I criteri di giudizio hanno tenuto conto di tutto: possibilità di impiego, numero e qualità di startup avviate, turismo, disponibilità appartamenti e case, trasporto urbano, salute, accesso ai metodi contraccettivi, qualità del cibo, velocità di connessione a internet, il numero di negozi Apple presenti, l’eguaglianza di genere, la tolleranza verso gli immigrati e verso la comunità LGBT, nonché la qualità delle birre, della vita notturna e dei festival.
La classifica delle 30 città migliori per gli under 30
Ebbene siete curiosi di scoprire la classifica delle 30 città migliori in cui vivere? Allerta spoiler: il centro Europa vince rispetto al resto del mondo e nella top 5 domina la Germania anche se il primo posto è occupato dalla capitale di un’altra nazione. Non stupitevi di non trovare l’Italia in testa alla classifica: tra le 100 città le uniche rappresentanti della bandiera tricolore sono Milano, Venezia, Bologna e Roma, rispettivamente al 75°, 82°, 88° e 89° posto.
30. Glasgow, Regno Unito
Una media discreta per tutti i parametri, meno per l’offerta relativa alla vita notturna e alle possibilità di impiego. È pur sempre fra le prime 30 su un totale di 100 città.
29. Vienna, Austria
Le sue pecche? I parametri “essenziali” come le case e poca eguaglianza di genere. Donne cambiate meta.
28. Madrid, Spagna
Tallone d’Achille è la carenza del mercato del lavoro. Buona la media degli altri parametri, tranne per quello della contraccezione.
27. Marsiglia, Francia
La tolleranza verso gli immigrati e la qualità dell’ecosistema degli affari la tengono lontana da posizione più alte della classifica.
26. Oslo, Norvegia
La qualità del cibo e le offerte disponibili per i momenti di relax, vita notturna e birre in particolare lasciano i fiordi in alto mare.
25. Bristol, Regno Unito
Il tallone d’Achille di Bristol? Turismo e trasporti pubblici, punteggi bassissimi.
24. Toronto, Canada
Una delle poche città d’oltreoceano presenti, affitti e vita notturna non le permettono di scalare posizioni più alte.
23. Auckland, Nuova Zelanda
Le scarne offerte relative alle case e alla movida la rendono un posto non così allettante per gli under 30.
22. Bordeaux, Francia
Il suo punto debole? Il mercato del lavoro, il punteggio raggiunto è particolarmente basso.
21. Manchester, Regno Unito
Nessun difetto in particolare, tutti i parametri sono buoni anche se non eccellenti. Viva la mediocrità.
20. Helsinki, Finlandia
Sprofonda per…la birra!
19. Praga, Repubblica Ceca
È sulla tolleranza e l’eguaglianza che la piccola perla ceca urta contro le necessità dei millennials.
18. Nantes, Francia
Turismo, lavoro e qualità della birra frenano la scalata della cittadina francese.
17. Rotterdam, Olanda
Il suo neo? La scarsa iniziativa imprenditoriale la blocca al 17° posto.
16. Londra, Regno Unito
Su questa è facile capire perché non sale oltre nella classifica. Ci siete arrivati? Già, gli affitti alle stelle.
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15. Montreal, Canada
Con questa posizione inizia la parte della classifica dove la lotta è più serrata e la conquista del primo posto è una battaglia all’ultimo punto. L’eccellenza di Montreal è nell’eguaglianza dei diritti e nell’offerta della vita notturna.
14. L’Aia, Olanda
Benché non sia fiorente sotto i punti di vista che hanno a che fare con l’impresa, L’Aia se la cava egregiamente nei punteggi concernenti gli altri parametri della classifica.
13. Valencia, Spagna
La terza città della Spagna per numero di abitanti pecca per il mercato del lavoro, ma raggiunge dei punteggi ragguardevoli per ciò che concerne la qualità della vita in generale.
12. Zurigo, Svizzera
Ineccepibile, se non fosse per gli affitti, la qualità del cibo e della birra. La parentela con la Germania non salva le pinte svizzere.
11. Lilla, Francia
La scarsa offerta di lavoro non le permette di entrare, anche se per poco, nella top 10.
10. Vancouver, Canada
L’unica città non europea a far parte delle prime dieci posizioni, Vancouver eccelle per la tolleranza, ma pecca nella vita notturna. Deve offrire ben pochi svaghi.
9. Parigi, Francia
Nella classifica dominano le capitali dell’Europa centrale, per cui non poteva mancare quella francese. Ottima sotto molti punti di vista, purtroppo cade nell’offerta lavorativa, negli affitti e, incredibile ma vero, nella qualità del cibo.
8. Colonia, Germania
Punteggi medio-alti per la grande città tedesca che vede crollare però sotto lo zero il tasso concernente il turismo.
7. Lione, Francia
La qualità della birra e del cibo controbilanciano negativamente gli ottimi punteggi relativi alla sanità e al trasporto pubblico.
6. Barcellona, Spagna
L’ultima posizione prima dell’ambita top 5 è occupata da una città spagnola. Il miglior risultato per lo stato regnato da re Filippo VI è occupato dalla caotica e multiculturale Barcellona che, a dispetto di una media invidiabile per tutti i criteri di giudizio, pecca solo nell’offerta di lavoro.
5. Anversa, Belgio
Posizione altissima per una delle 3 città belghe presenti in classifica. Anversa si piazza al 5° posto, lasciandosi alle spalle le connazionali Bruxelles (39° posto) e Bruges (56°). La qualità generale della vita che offre è buona se non eccellente sotto molti aspetti.
4. Lisbona, Portogallo
Se non fosse per la scarsa offerta lavorativa e le connessioni internet non molto veloci, la capitale portoghese sarebbe sul podio. Si ferma invece al 4° posto.
3. Monaco di Baviera, Germania
I punteggi raggiunti dal capoluogo bavarese sono invidiabili, tanto che è poco lo scarto che le ha fatto perdere il secondo posto, assegnato a un’altra città tedesca.
2. Berlino, Germania
Come promesso, è nelle posizioni alte che la Germania doppia addirittura la sua presenza. Davvero ottima sotto tutti i punti di vista, la giungla lavorativa della capitale tedesca fa sì che questo parametro sia il suo tallone d’Achille per cui perde la medaglia d’oro.
1. Amsterdam, Olanda
L’arancione della capitale olandese domina la vetta di questa classifica. Perfetta o quasi in tutti i parametri, ha come unico neo il caro affitti dei Paesi Bassi.
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