La classifica delle 10 birre più popolari che puoi trovare ad Amburgo (e in buona parte della Germania)
di Francesco Paciola
Vivere in Germania e stilare una classifica delle dieci birre più buone non è mai una cosa semplice. In questo caso, invece di fare una mera classifica del gusto, ci siamo limitati ad elencarne 10 tra le “più segnalate” nel nord di “CIEMMANIA”. Dando delle motivazione plausibili… fino a che punto, non è dato sapere. Questa è Amburgo, la città della Reeperbahn (pe turisti), del Sankt Pauli e dei tramonti sull’Elba. E questa è la nostra “improbabile” classifica realizzata in risposta ai miei amici berlinesi e alla loro classifica delle 10 birre più popolari nei bar di Berlino dalla peggiore alla migliore.
Più che una Guida Michelin questa di Amburgo è una Guida Schwalbe (nota marca di copertoni per bici).
10-BECKS
Brema Docet, Amburgo trema. La più trasversale delle birre, quella che in un modo o nell’altro è la birra per andare sul sicuro. Senza lodi e senza infamia. La birra dell’italiano medio appena sbarcato in terra “straniera” che si accorge di pagarla solo un sesto rispetto alla madre patria e dopo il primo sorso esclama: “ehhhhh la BECKS però qui ha un altro sapore eh, si sente che è diversa”. È lo stesso amico che ha detto la stessa cosa andando a Dublino alla fabbrica Guinness, fateci caso. Beve Peroni da una vita e si ostina a chiamarla birra.
9-HEINEKEN
N.P. non pervenuta. E se “perviene” rispeditela al mittente.
8-ZYWIEK
Birra polacca di Polonia, prende il nome da una piccola cittadina che conta poco più di 30 mila abitanti situata a sud ovest, appunto, della Polonia, appunto, quindi è polacca, appunto, Polonia, appunto.
(Questo è l’effetto dopo la seconda bottiglia, fate voi).
Senza dubbio la più consumata nell’ambiente “muratore Polacco” (der Polnische Maurer), che se non fosse per loro faticherebbe di brutto a stare sul mercato Hanseatico. La Heineken (a cui fa capo il marchio) segnala forte consumo a pochi metri dalla S-BAHN HOLSTENSTRASSE angolo Düppelstraße, dove un noto chioschetto è il fulcro dell’economia di questa birra. Passarci (a qualsiasi ora) per credere.
Integrazione? Un’altra volta
7-ASTRA
Di questa birra si è detto tutto Ne?. È per eccellenza la birra di Amburgo Ne?, sponsor del Sant Pauli Ne?, e vedere come si è posizionata in classifica la squadra fa pensare che ne abbiano bevute molte Ne? Troppe! Ne?. Tipologia URTYP, ovvero un passo in più rispetto ad una entry level, consumata più per appartenenza territoriale che per il suo sapore (ad avercelo). Più che una birra è una fede. Dopo la quarta mal di testa assicurato. Ma come dire, appartenere ha anche i suoi sacrifici. Oscilla tra gli 80 cent nei chioschi e i 2,20 euro nei bar, metterla nella Preiseliste ad un prezzo oltre i 2,50 euro comporterebbe sommosse e proteste in strada. Rote Flora genehmigt.
6-JEVER
La birra che ci metti 3 casse per capire che si pronuncia IEVA. Quando oramai al bancone non chiedi più una GGIEVER, ma strascichi tra le labbra qualcosa del tipo: “noch mehr”. E il barista si aspetta il “bitte” e tu invece aspetti la birra. È troppo tardi.
Non è una birra facile, e ci vuole un po’ per abituarsi al suo sapore tutt’altro che dolciastro. Ma poi è amore incondizionato. È sicuramente quella che fa concorrenza più diretta al mito dell’ASTRA. La si trova ovunque; bar, kiosk, kneipe, ristoranti e così via. Così presente che quasi vien da pensare che sia amburghese. Invece Jever è una cittadina a ovest di Brema.
È una buona PILSNER per trascorrere piacevoli serate in allegria e in compagnia di amici. Sempre benvenuta e gradita.
5-HOLSTEN
Mentre vi scriviamo sono circa le 12 e nell’aria si sente l’odore del grano e del luppolo che arriva dallo stabilimento dietro casa. Basterebbe questo per dire Mamma Holsten. Insieme all’Astra è la birra per eccellenza di Amburgo, anche se oramai da anni appartiene al gruppo danese Carlsberg. La Holsten è la birra delle cene a casa, quella che ti presenti con il pack da 6 FLASCHE e la gente mentre ti sta salutando e prende il pacco da 6 da mettere in frigo pensa: “ecco lo spilorcio che non ha preso le BECKS per risparmiare 1euroe50”. Posizionamento medio basso, sapore gradevole ma decisamente meglio della sua sorellASTRA. Di fatto appartengono allo stesso gruppo e vengono prodotte nello stesso stabilimento. Supporta l’ISCHSFAO (HSV Hamburg) e come potrete capire bere l’una o l’altra un po’ vi posiziona.
4-KUDDEL (foto in copertina)
Eccola finalmente la nuova e gradita sorpresa in fatto di birre. Bottiglia ed etichetta minimalista fanno della Kuddel il nuovo che si affaccia sul mercato Amburghese (Kuddel Bier Hamburg). Molto giovanile, dal sapore buono, sempre fresco, deciso e senza troppi fronzoli. Ancora soffre di una degna e capillare distribuzione, ma non è difficile trovarla in varie feste alternative che in tempi moderni definiremmo Hipster. Se la beccate, prendetela non ve ne pentirete. Sono di Altona, ho detto tutto. Diamogli fiducia.
3-TANNENZÄPFLE
La birra che arriva direttamente dalla foresta nera nel sud della Germania, a pochi passi da Freiburg. In verità non abbiamo verificato ma ci piace pensarla così. Ok, lo ammettiamo. È la prima birra che abbiamo provato appena messo piede su terreno teutonico e ne siamo rimasti fin da subito colpiti. Si vende soprattutto per la qualità degli ingredienti e per il legame indissolubile con la sua naturalità. È un po’ la birra che fa: “io ne capisco”. Ed in un certo senso non le si può dare torto. Non è la birra del “me ne faccio ´na cassa”, è un po’ quella che sancisce le grandi occasioni. La donnona sull’etichetta ammicca con dei boccali in mano. Il vestito è il DIRNDL, tipico della festa, i boccali sono due, fate un po’ voi.
2-VELTINS
Sei al supermercato, hai quasi concluso la spesa, oltre ad un buon vino spagnolo decidi di comprare una Kasten di birra da tenere in casa per ogni evenienza. Non si sa mai…
Ti avvicini al “muro” delle birre (la scelta è così vasta che si può chiamare davvero muro) e inizi a scorrere con lo sguardo. La Veltins, anzi “le” Veltins (poi capirete il perché) stanno sempre verso la fine, sulla destra.
Nell’ordine trovi la Malz, la Alkoholfrei, la Radler, la Fass Brause, la V+, la V++, la C plus, la C ++, PHP e Java.
Tant´ è che pensi sia una birra solo per programmatori e finisci per non comprarla. Più facile trovare la Pilsner in Italia che non in Germania. Non essendo programmatori, rimaniamo in attesa della versione con Nduja. Visto che alla mela, ciliegia, sambuco, guaranà, ginger e uva ci stanno già. Aspettiamo pazienti seduti sull’Elba.
1-RATSHERRN
Una birra che compri per il fascino e il gusto dell’etichetta e poi ti accorgi che il contenuto della bottiglia corrisponde alla perfezione alla sua immagine. Anche lei di Amburgo, quartiere Sternschanze. È la birra senza se e senza ma, con posizionamento medio alto. Costa all’incirca 1,50 euro al Kiosk mentre nei bar la si trova intorno ai 3/3,50 euro. Praticamente un buon 20/30 centesimi sopra la media di una normale PILS e credetemi che in Germania non è poco. Buona senza mezzi termini e ottima anche la scelta tra Pilsner, Pale Ale, Lager e più di ogni altra la Rot Bier. Vanta qualcosa come un’esperienza di circa 1000 anni che a conti fatti non sono pochi. Vale il suo prezzo. Fantastiche le edizioni speciali in cesti da 4 bottiglie. Presentatevi a casa di amici con questa birra, figurone assicurato. Bussate anche alla vicina: Baùscia.
Extra Bonus
OETTINGER
Grazie all’esclusione per direttissima della Heineken, entra a far parte di diritto nella citazione delle 10 birre la Oettinger. La più acclamata dalla classe “homeless” e “viandanti”, è la birra che trovate anche dove non vorreste trovarla. Il perché è presto detto, 39 centesimi per mezzo litro di birra. Conosciutissima dalla APA – Associazione Pfandisti di Amburgo e dai suoi iscritti. Tre quinti delle loro buste è di Occupy Shopper Oettinger, il nuovo movimento di protesta contro il caro birra. Non è birra, è qualcosa di liquido che si beve e che ha una gradazione dichiarata intorno ai 4,5% Vol. Sconsigliatissima, ma se proprio ci tenete allora dovete anche dormire fuori la notte: Dimensione avventura assicurata.