I servizi di intelligence tedeschi classificano AfD come organizzazione estremista pericolosa per la democrazia

Dopo un’analisi pluriennale che ha a oggetto le dichiarazioni e i comportamenti degli esponenti di partito arriva una valutazione di estremismo da parte dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione

Il Bundesamt für Verfassungsschutz (BfV), l’Ufficio federale tedesco per la protezione della Costituzione, ha ufficialmente classificato il partito Alternativa per la Germania (AfD) come un’organizzazione estremista. 

La valutazione evidenzia come la visione etnica del popolo sostenuta da AfD, le sue posizioni xenofobe e il tentativo di escludere interi gruppi sociali dalla piena cittadinanza siano un pericolo per la democrazia tedesca. Il verdetto non implica lo scioglimento automatico del partito, ma apre la porta a una sorveglianza più intensa da parte dei servizi segreti. 

Il comportamento controverso di figure come Björn Höcke, i legami con gruppi neonazisti e le dichiarazioni pubbliche contro immigrati e richiedenti asilo supportano la posizione del BfV. Ciò non toglie che AfD goda di un ampio consenso elettorale, arrivando al 20,8% alle ultime elezioni federali e contendendo il primato alla CDU/CSU nei sondaggi.

La valutazione del Bundesamt für Verfassungsschutz (BfV)

L’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione, in tedesco Bundesamt für Verfassungsschutz (BfV), ha ufficialmente classificato il partito Alternativa per la Germania (AfD) un’associazione estremista di destra che non rispetta la dignità umana e che pertanto mette in pericolo la democrazia.

Già a marzo 2022 e 2024, rispettivamente il Tribunale Amministrativo di Colonia e il Tribunale amministrativo superiore della Renania Settentrionale-Vestfalia avevano definito il partito come un caso sospetto, con sentenze ancora non definitive. I motivi addotti dai Tribunali si appoggiavano su evidenze circa gli sforzi di AfD per minare il libero ordine democratico.

Il BfV ha raggiunto la sua conclusione utilizzando un’analisi di esperti. Sulla base del suo mandato statutario, il BfV doveva determinare se le azioni del partito fossero contrarie ai principi fondamentali della Costituzione, cioè la dignità umana, i principi democratici e lo Stato di diritto.

Il rapporto degli esperti ha esaminato, oltre alle dichiarazioni e alla piattaforma a livello federale, anche le dichiarazioni e il comportamento dei suoi membri, e la loro connessione con attori sociali di estrema destra. Particolare attenzione è stata data alle attività di AfD nelle campagne elettorali di tre elezioni a livello federato, di quelle per l’attuale Parlamento e alla ristrutturazione dei rapporti con l’organizzazione giovanile estremista Junge Alternative (JA).

I Vice Presidenti del Bundesamt für Verfassungsschutz, Sinan Selen e Silke Willems, hanno affermato:

Siamo giunti alla conclusione che Alternativa per la Germania è un’associazione estremista di destra. Questa conclusione si basa su un’analisi estremamente accurata effettuata nell’arco di tre anni da parte di esperti. […] Decisiva per la nostra valutazione è la concezione del popolo su una base etnica da parte di AfD, che svaluta interi gruppi di popolazione in Germania e viola la loro dignità umana. Questa concezione del popolo si riflette nella generale posizione anti-immigrati e anti-musulmana del partito.

Il significato della valutazione

La valutazione del BfV, nonostante non costituisca automaticamente né una richiesta né un ordine di scioglimento del partito, può essere utilizzata dal Bundestag per farne domanda alla Corte costituzionale federale. È tuttavia difficile che la Corte confermi la valutazione e dia l’ordine di sciogliere AfD, poiché anche la richiesta di abolire un partito neonazista più piccolo, il Partito Nazionaldemocratico, è stata ripetutamente negata dalla Corte.

Tuttavia, è probabile che la designazione di AfD come organizzazione estremista dia la facoltà ai servizi segreti di monitorare le attività del partito in modo più stringente, per esempio autorizzando intercettazioni dei suoi membri o l’uso di informatori al suo interno.

La Ministra degli Interni, Nancy Faeser, ha voluto far notare che non c’era alcuna influenza politica sulle scoperte del BfV, che si basano invece su un’analisi approfondita di ben 1100 pagine:

AfD propone un concetto di etnia che discrimina interi gruppi di popolazione e tratta i cittadini con background migratorio come tedeschi di serie B […] la loro attitudine nei confronti dell’etnia si riflette in dichiarazioni razziste, fatte specialmente nei confronti degli immigrati e dei musulmani.

AfD è comunque attualmente il secondo partito per numero di elettori, essendo riuscito a ottenere il 20,8% dei voti alle scorse elezioni di febbraio per il Bundestag. Si colloca, pertanto, direttamente dietro al blocco di centrodestra CDU/CSU, che ha avuto il 28,6%, e addirittura i sondaggi più recenti mostrano un livellamento della percentuale di consensi tra i due, con AfD che talvolta supera CDU/CSU.

Anton Baron, un parlamentare nello Stato del Baden-Württemberg, ha commentato così la situazione:

È triste vedere lo stato della democrazia nel nostro Paese, quando i vecchi partiti usano i mezzi politicamente più discutibili contro il più forte partito di opposizione.

La concezione xenofoba di popolo

I servizi segreti hanno affermato che la causa realmente determinante la decisione del Bundesamt für Verfassungsschutz sono le posizioni xenofobe di AfD verso interi segmenti della popolazione e la sua concezione di popolo totalmente incompatibile con l’ordine democratico fondamentale.

Nello specifico, AfD non considera i cittadini con background migratorio e quelli senza di eguale valore all’interno del popolo tedesco, specialmente se i primi provengono da paesi musulmani. Questa concezione così rigida è poi il punto di partenza e la base ideologica per attacchi retorici contro certi individui e gruppi, tramite cui sono diffamati come automaticamente propensi alla violenza. Questi discorsi rafforzano i pregiudizi, il risentimento e le paure irrazionali nei confronti degli immigrati, minando la coesione sociale nell’ordine democratico tedesco.

Secondo quanto riferito dall’agenzia, le posizioni manifestate dal partito dimostrano che vuole escludere gli immigrati e i loro discendenti dalla piena partecipazione alla società tedesca, affibbiando loro uno status legale inferiore:

Ha lo scopo di escludere alcuni gruppi di popolazione da una partecipazione paritaria alla società, di sottoporli a un trattamento che viola la Costituzione e di assegnare loro uno status giuridicamente subordinato.

Dichiarazioni e precedenti controversi di AfD

Tale schema e tale obiettivo sono evidenti nelle numerose dichiarazioni anti-musulmani e xenofobe fatte dagli esponenti di partito. La stessa Alice Weidel, leader di partito, si riferì ai richiedenti asilo come uomini armati di coltello che ricevono assistenza sociale e come donne con foulard in testa. Altri leader senior avevano sminuito l’epoca nazista della Germania come “escrementi di uccello” nella storia millenaria della nazione, oppure dicendo che Adolf Hitler fu obbligato a invadere la Polonia.

Poco più di un anno fa, un’inchiesta giornalistica di Correctiv sugli obiettivi del partito aveva scioccato l’opinione pubblica, con conseguenti grandi manifestazioni di piazza contro AfD. L’inchiesta aveva smascherato un incontro segreto tenutosi a Potsdam, al quale avevano partecipato membri di AfD e movimenti neonazisti, dove si organizzava un piano per remigrare ben 2 milioni di persone, tra cui anche cittadini tedeschi ritenuti non integrati.

Le sezioni regionali e la figura di Björn Höcke

L’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione (BfV) aveva già classificato estremiste alcune sezioni del partito, fra cui l’ala giovanile e quelle dei tre stati federali di Turingia, Sassonia e Sassonia-Anhalt.

A molti è noto il nome di Björn Höcke, attuale membro nel Landtag della Turingia, proprio per le controversie relative al suo estremismo. Infatti, Höcke fu multato per aver usato uno slogan nazista vietato dalla legge a un rally tenutosi in Turingia l’anno scorso. Altre volte ha detto che il Memoriale di Berlino agli ebrei assassinati in Europa è un monumento della vergogna e che non si deve dipingere Hitler come completamente malvagio.