Feste in casa a Berlino? No WG, no Party
Sera, fuori il diluvio, la mia voglia di uscire sta lentamente scemando quando una mia amica mi invita ad una wg-festa di compleanno di una sua compagna di corso austriaca
Penso, «Perché no?». Piove quindi fuori di certo non si può stare. Alternative affascinanti non ce ne sono. È un buon modo per conoscere gente nuova e magari interessante. Inoltre, da non trascurare, può sempre essere un buon modo per esercitare il proprio tedesco (oppure l’inglese, mal che vada).
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I wg-party a Berlino
Ci presentiamo a casa della festeggiata munite di birre, vino e pacchi di patatine. Tutti un po’ sciupati a causa della bufera che incombeva su Berlino. Appena entrati, il solito rito tedesco del togliersi le scarpe e lasciarle tutte ammucchiate all’ingresso. Badate bene. È sempre importante uscire di casa con i calzini appaiati e senza buchi, altrimenti rischierete di fare una brutta figura. Ma soprattutto, mettetevi le calze!
Tolte le scarpe, entriamo timidamente in cucina, dove ci attende uno spettacolo meraviglioso. Su un tavolo sono ordinatamente sistemate pietanze super invitanti che fanno decisamente arrossire i nostri due miseri pacchi di patatine marce comprate in offerta all’Aldi. Cous cous con verdure, pasta fredda, innumerevoli salse hausgemacht e non: tedesche, turche, vagamente italiane (una specie di salsa-bruschetta-pesto non del tutto malvagia, poteva anche passare per nostrana). Salatini, verdure da pinzimonio fresche, finemente tagliate e rigorosamente biologiche. Feta e pane a non finire, di ogni sorta e fattura. Uno spettacolo per gli occhi e anche per il palato. Mi ci sono immediatamente fiondata, iniziando ad assaggiare di tutto un po’ mentre cercavo di fare conoscenza con gli invitati.
L’inizio della serata
Fatte le presentazioni, si iniziano ad aprire i vari alcolici, per innaffiare come si deve tutte le pietanze che il buffet metteva a disposizione. Vino, Sekt (naturalmente Rotkäppchen) e le immancabili birre Berliner. Se no che Wg-Party è? La serata pare un po’ sottotono. Siamo una decina, tra cui un paio di coppiette, e alcuni di loro non parlano. Non solo con noi, che essendo straniere potremmo naturalmente avere qualche difficoltà con la lingua, ma anche tra di loro. Come se non avessero niente da dirsi. Intanto continuano ad arrivare altri invitati e ci spostiamo nella camera più grande. Dove ci si può anche sedere sui divani. Naturalmente iniziano a formarsi dei vari gruppetti di conversazione e la serata, grazie anche a un paio di birrette, e alla musica di sottofondo inizia a prendere davvero il via.
È arrivato il momento dei regali e della “torta”. Niente torta in questo caso (forse perché ci eravamo già abbuffati di cose salate). Ma un mazzo di fiori corredato di stelle filanti luminose. Parte l’immancabile coretto, in versione internazionale, Happy Birthday e dopo un paio di pacche sulla spalla (qui, si sa, i baci non sono visti di buon occhio) è il momento dello shot di buon augurio. Che però non è un vero shot, come quelli che intendiamo noi. Bensì una gelatina alcolica al lampone che devi ingurgitare in un colpo solo con conseguenti effetti catastrofici. Non so per quale strana legge della fisica (se qualcuno lo sa me lo dica per favore) lo shot allo stato solido risulta molto più forte di quello allo stato liquido. È inutile, quando si tratta di bere, questi tedeschi ne sanno. A un altro WG party a cui ho partecipato, la serata è addirittura terminata con una porta d’ ingresso scardinata e il divano bruciato.
I tedeschi, grandi festaioli
Continuiamo così tra shot gelatinosi, chiacchiere, birre e ogni tanto una puntatina al buffet per fare un pieno e senza neanche accorgerci ecco che spuntano i primi raggi del sole. Forse i tedeschi non partono subito in quarta come noi, ma se dai loro un po’ di tempo, ti sapranno sicuramente stupire. Si vede proprio che sono dei gran festaioli, non mollano mai. Noi però sì. È giunta l’ora di rimetterci le scarpe e tornare a casa, con il sole già alto nel cielo.
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Immagine di copertina: © jp_tech_girl – CC BY SA 2.0