Wrad, quando in Germania si premia il design italiano per la sua capacità di innovare
Annunciati i vincitori del prestigioso Red Dot Design Award: “Best of the Best 2017” per l’innovazione sostenibile nel settore fashion alla start-up Wrad grazie a Graphi-Tee™, la t-shirt Made in Italy che recupera la tradizione puntando all’economia circolare.
È Graphi-Tee™, primo “purpose-product” della start-up italiana Wrad, il vincitore del “Best of the Best 2017” al Red Dot Design Award che si terrà a Essen, uno dei più importanti premi del design mondiale che annualmente onora la qualità eccezionale di progettisti e produttori mondiali e che in passato ha celebrato aziende come Apple, Bmw e Bose. La giuria ha assegnato il prestigioso riconoscimento a questo progetto Made in Italy, che verrà esposto per un anno al Red Dot Design Museum di Norman Foster, per i messaggi di cui si fa portavoce e per la tecnologia circolare che lo caratterizza, sviluppata per offrire una risposta innovativa all’utilizzo di sostanze chimiche nei processi di tintura e funzionale a dare una seconda chance ad un tipo particolare di scarto industriale – la grafite.
Il tutto con l’obiettivo di portare il rispetto per la forza lavoro e per il pianeta al centro del fashion business, attualmente il secondo più inquinante dopo quello petrolifero. Graphi-Tee™ ha un design ispirato alla tradizione grazie al processo di tintura che riprende una tecnica tramandata nei secoli dagli abitanti di Monterosso Calabro. Nel piccolo centro in provincia di Vibo Valentia, infatti, è ancora viva la memoria di una antica usanza Romana che sfruttava la grafite naturale, ricavata dall’unica miniera presente in Italia e qui situata, per tingere i tessuti.
Per arrivare a creare Graphi-Tee™ il primo step dei fondatori di Wrad è stato sperimentare direttamente l’antico procedimento grazie ad un viaggio a Monterosso, con lo scopo di ricreare poi la formula originale ed inserirla in un processo di economia circolare. Invece della grafite naturale l’idea era quella di recuperare gli scarti della polvere di grafite altrimenti destinata alla discarica: pensiero messo a punto dopo due anni grazie ad un nuovo materiale innovativo, G_Pwdr™, composto al 60% da polvere di grafite recuperata e portata in sospensione liquida, in un percorso di ricerca e sviluppo svolto in sinergia con Perpetua – we had to invent it, partner di Wrad. Il risultato è Graphi-Tee™, la prima t-shirt in grado di recuperare fino a 10 grammi di grafite di scarto. Per coinvolgere e sensibilizzare il pubblico, l’azienda ha lanciato ad inizio 2017 un contest sui social network volto a stimolare la creatività degli utenti per la realizzazione di un una grafica capace di amplificare i valori intangibili del prodotto.
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L’inquinamento nel settore fashion
I dati relativi all’impatto del settore moda sono allarmanti: il 20% dell’inquinamento delle acque industriali arriva dal fashion, la maggior parte dei prodotti a basso costo contiene sostanze chimiche e tinture tossiche. Si tratta di abiti e accessori considerati “usa e getta” e che in breve tempo (circa 35 giorni) diventano rifiuti che possono impiegare fino a 200 anni per smaltirsi, perché più della metà prodotti sono realizzati con l’utilizzo di combustibili fossili come il petrolio. «La moda deve ricominciare a valorizzare le risorse, trovando soluzioni innovative per catalizzare il passaggio da una forma di produzione lineare ad una circolare», afferma Matteo Ward di Wrad, «nel 2030 saremo 8.5 miliardi su questo pianeta. Si prevede un incremento della produzione tessile del 62%, secondo il Boston Consulting Group da 62 milioni di tonnellate di tessuto a 102, cosa che non è assolutamente possibile sostenere con i modelli di business attuali, dal punto di vista ambientale quanto dal punto di vista sociale».
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