Come entrare al Berghain: le false leggende ed i giusti consigli scritti da chi ci lavora
(articolo scritto da una persona che preferisce rimanere anonima e che da molti anni collabora con il Berghain per l’organizzazione).
Il Berghain è senza dubbio il locale più importante di Berlino, non solo se si parla della scena techno, ma di tutto ciò che rappresenta. Non a caso è normalmente inserito tra i migliori club del mondo. A differenza di quanto accade in Italia, la selezione all’ingresso non è basata tanto sul come si è vestiti e/o dal numero di ragazzi e ragazze con cui si è in gruppo, bensì da una serie spesso incomprensibile di ragioni che fanno sì che anche dopo ore di attesa in coda si possa rischiare di essere rimbalzati nonostante la settimana prima, con lo stesso abbigliamento, si sia entrati senza problemi.
Sono quattro le parole da ricordarsi quando si arriva all’agognata porta che decide chi entra e chi no, e sono:
-Personalità
-Sorriso
-Educazione
-Rispetto
Difficile dire cosa fare per dimostrare personalità, così come fino a che punto “sorridere”. Certo è che il totale di queste qualità deve suggerire, a chi seleziona (ovvero il “buttafuori” Sven Marquandt), che siete una persona con queste caratteristiche.
COME ENTRARE AL BERGHAIN, LA GUIDA
SUGGERIMENTI DA RISPETTARE DURANTE LA CODA
1-Cercare di entrare da soli o al massimo in due persone. Ciò non esclude che si entri anche in tre o in quattro, ma è più difficile. Se si è da soli e si viene rimbalzati una volta, vale la pena riprovare a fare la coda
2-Non parlare ad alta voce, non attirare l’attenzione
3-Non provare a saltare la coda facendo i furbi. Qualcuno lo noterà.
4-Non mostrarsi ubriachi o sotto effetto di stupefacenti
5-Non provare a portare alcohol o stupefacenti all’interno
QUANDO ENTRARE
Meglio Cercare di andare presto il sabato (massimo le due di notte) se non si vuole attendere ore, altrimenti la domenica pomeriggio.
COME VESTIRSI
Molte delle cose che si dicono, dal vestirsi di nero all’essere “stilosi” sono leggende metropolitane. Non è il come ci si veste, ma ciò che si emana in generale.
MEGLIO FINGERSI GAY (SE NON LO SI È)?
No, meglio non fingere. Chi finge è stupido a prescindere, meglio essere sé stessi. Certo, il Berghain nasce come locale gay, il 90% di chi ci lavora è gay, ma ciò che conta è che chi entra faccia capire che non avrebbe problemi a vedere tre persone che fanno del sesso sul primo divano del club o gente nuda che non è il massimo da vedere.
MEGLIO FINGERSI TEDESCHI ANZICHÈ ITALIANI?
Altra leggenda metropolitana. Non è meglio fingersi nulla. Il Berghain cerca di evitare di far entrare persone che sembra che possano causare problemi, sia che si parli di risse (ecco perché non amano i gruppi) che importunare il prossimo. E da questo punto di vista non conta l’essere italiani tanto quanto l’essere tedeschi o spagnoli. Conta chi sei e che idea suggerisci con il tuo atteggiamento.
I TURISTI NON SONO AMATI?
Sono tutti amati. I Berlinesi non sono più intelligenti o fichi di chi non lo è. L’essere turista non è una discriminante a patto che i punti sopra citati siano rispettati.
FOTO
Sono severamente vietate. Chi va al Berghain lo fa per godersi il momento, non per documentarlo né per disturbare gli altri con flash o inquadrature in cui si entra marginalmente senza che gli sia richiesto il permesso. Non è un posto in cui “vedersi” ed anche per questo che all’interno non ci sono specchi.
BERGHAIN
Wriezener Bahnhof
10243 Berlin
Germany
+49 30 29360210
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Foto di copertina: Berghain Berlin © Bart van Poll CC BY SA 2.0