La strage di Parigi e l’islam nell’Europa di oggi: discussione aperta a Berlino
L’attentato di Parigi alla redazione della rivista Charlie Hebdo ha scioccato il mondo. Le notizie in arrivo in queste ore dalla Francia raccontano di un paese piombato nel terrore. Sentiamo quindi l’urgenza di confrontarci sulle conseguenze sociopolitiche di eventi che trascinano con sé, oltre all’enorme dramma costituito dalla ingiusta ed atroce morte di dodici uomini ed alla paura seminata nelle ultime 48 ore nella capitale francese, il fortissimo rischio di un’escalation di tensione in tutta Europa.
Costruirsi un’opinione chiara e ben distinguibile non è semplice. In questi casi, il percorso da seguire è quello del confronto. Il tema dell’Islam in Europa e dei movimenti islamisti, dentro e fuori dal nostro continente, racchiude infatti una serie infinita di riflessioni e considerazioni da esplorare. Il pericolo più grande è quello di banalizzare la questione, rinchiudendola dentro gli stereotipi di “lotta fra civiltà” che in fondo, a conti fatti, poco hanno a che vedere con la concreta realtà della situazione odierna.
In Europa circa il 6% della popolazione è di religione musulmana. Si tratta di quasi 50 milioni di persone, 19 delle quali vivono in paesi dell’Unione Europea. A partire da questi dati è fondamentale riflettere su quanto sta accadendo ed analizzare lo scenario complessivo. È accettabile biasimare la comunità islamica d’Europa per i fatti di Parigi? Quali sono i passi da compiere per contenere il fenomeno dell’estremismo islamista? Dove possono arrivare i sentimenti anti-islamizzazione rappresentati dal movimento tedesco Pegida e da decine di organizzazioni di estrema destra in tutta Europa?
Le domande sono molte e si intrecciano alle questioni relative ad immigrazione ed integrazione, due punti caldissimi dell’agenda politica europea in merito ai quali i governi nazionali e le istituzioni comunitarie hanno sinora dimostrato scarsa capacità di reazione, nonostante si tratti di temi ormai divenuti di assoluta priorità in un’Europa sempre meno stabile.
Di queste e di tante altre cose discuteremo sabato 10 gennaio, dalle ore 17, presso la Pirandello Sprachschule di Mainzer str. 2, nel quartiere di Friedrichshain a Berlino. L’intenzione è quella di sviluppare un dibattito aperto a tutte le opinioni e senza pregiudizi, un momento durante il quale provare a ricomporre un quadro meglio definito della situazione, analizzando il panorama internazionale e scambiandoci a tutti i livelli pareri e considerazioni.
Parteciperanno al dibattito:
Leopoldo Innocenti, giornalista professionista da oltre 35 anni. Ha realizzato numerosi documentari televisivi e lavorato come inviato speciale del Giornale Radio Rai. Nel 1991 ha raccontato agli ascoltatori della radio, da Gerusalemme, la prima guerra del Golfo. Nel 2001 (tra i primi giornalisti a partire) ha seguito da Washington per diverse settimane i momenti immediatamente successivi all’attacco terroristico dell’11 settembre. Ha seguito nel 2004, da Kabul, le prime elezioni libere in Afghanistan. Fra il 2002 e il 2005 è stato testimone della guerra in Iraq con lunghe trasferte in Kuwait e a Bagdad prima e dopo la caduta di Saddam. Ha seguito da Tiro e Beirut la crisi libanese del 2006. Nell’ottobre del 2006 gli è stato assegnato il Premio Russo come miglior inviato dell’anno per i suoi reportage radiofonici
Leopoldo Pompili, funzionario dell’Ambasciata Italiana a Berlino
Andrea D’Addio, giornalista free lance, è corrispondente da Berlino per diverse testate italiane (Wired, Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Io Donna, Panorama, Gioia) e collabora saltuariamente con Welt Kompakt, Berliner Morgenpost e Bild am Sonntag, scrivendo prevalentemente di politica, economica, cultura e costume. Dal 2013 è direttore di Berlino Cacio e Pepe Magazine, la prima rivista online di news, politica, cultura ed intrattenimento in lingua italiana dalla Germania
Mauro Mondello, reporter free lance e corrispondente di guerra. Collabora, fra gli altri, con Repubblica, Avvenire, Panorama, Radio Rai, Radio 24, The Atlantic e Zeit Online. Dal 2009 ad oggi ha raccontato il mondo arabo con i suoi reportage da Siria, Libano, Yemen, Palestina, Egitto, Tunisia ed Algeria
La strage di Parigi e l’islam nell’Europa di oggi: discussione aperta a Berlino
sabato 10 gennaio, dalle ore 17 – Ingresso Libero
Presso Pirandello Sprachschule, Mainzerstr.2, Friedrichshain, Berlino
UBahn 2 Samariterstr.
Foto di copertina: Logo of the weekly Charlie Hebdo Charlie Hebdo public domain