Vinicio Capossela:«Berlino? Non potrei mai viverci. Io abito la lingua che parlo»
Vinicio Capossela in trasferta in Germania per il Canzoni della cupa 2017
«L’Europa Unita? Bisogna continuare a lottare, è un progetto troppo importante per abbandonarlo» così Vinicio Capossela ci rivela il suo spirito comunitario mentre lo intervistiamo pochi giorni prima del suo concerto del 18 maggio in una chiesa di Berlino. «L’Unione Europea è una grandissima conquista. Mio padre quando si spostò in Germania era considerato un emigrato. Ora noi tutti ci muoviamo tra quelli che un tempo erano confini come concittadini». Il riferimento è al trasferimento dei genitori agli inizi degli anni ’60, un cambio di vita che fece di Hannover la città natale di Vinicio. La famiglia Capossela si trasferì poco dopo nuovamente in Italia, a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia. Di quei primi anni tedeschi non ha ricordi d’infanzia, ma da anni ad ogni suo tour ne segue uno in Germania. Quello del 2017 è il terzo dal 2012 a cui bisogna aggiungere l’esibizione lo scorso ottobre all’Italian Film Festival Berlin 2016 in occasione della presentazione del documentario, ispirato al suo ultimo album, Il paese dei Coppoloni, e – a furor di pubblico in sala – improvvisando un’esibizione con l’organo del cinema Babylon. Il video qui. Il concerto di Berlino concluderà un tour di cinque date in Germania e che tocca anche Stoccarda, Monaco, Francoforte e Amburgo. Ci si aspetta tanto pubblico italiano (ma non solo) e allora diventa naturale iniziare chiedendogli se, come tanti suoi connazionali, spesso anche artisti, nonché come i suoi genitori 50 anni fa, abbia mai pensato di vivere fuori dal Belpaese.
Capossela e un (possibile) trasferimento all’estero
«Lasciare l’Italia? Non potrei vivere all’estero per il fatto che io abito la lingua che parlo, per il fatto che scrivo in questa lingua e quindi non riesco ad abitare un’altra lingua, il che secondo me è una cosa importante. Questo però non vuol dire rimanere fermi sempre nello stesso posto. Viaggiare e stare fuori dall’Italia è necessario per me tanto quando vivere nella mia terra».
(Vinicio Capossela all’Italian Film Festival Berlin 2016)
Berlino punto di riferimento della scena musicale contemporanea
«La musica a Berlino è sempre ottima, è sempre interessante dal punto di vista musicale. Suonare all’estero poi è diverso c’è una maggiore libertà perché il pubblico straniero, non conoscendo il repertorio, permette di suonare i pezzi per l’effetto non perché il pubblico se li aspetta. All’estero c’è meno l’aspetto celebrativo mentre è più a fuoco l’aspetto musicale».
Il sentimento europeo
«Oggigiorno ci si muove in maniera diversa rispetto all’epoca dei nostri genitori proprio perché siamo tutti un’unica nazione». Non ci sono però solo cose positive perché l’Unione Europea, come tutti i meccanismi statali, molto spesso «purtroppo si traduce in burocrazia. C’è un problema legato alle normative europee, ma è un problema che tocca anche i singoli stati. L’Italia è uno dei Paesi che più produce una quantità esagerata di norme che molto spesso bloccano l’attività. La burocrazia però non è che un aspetto dell’Unione Europea».
La musica come chiave per parlare ai popoli
«La musica è cultura, riesce a parlare usando un linguaggio molto più profondo e immediato. Questo periodo storico ci pone di fronte al più grande esodo degli ultimi periodi, c’è un movimento in corso che non è paragonabile alle migrazioni precedenti. La musica può servire ad abbattere barriere perché è più loquace delle persone. Nel mio album Canzoni della cupa e altri spaventi ho sottolineato il valore pedagogico dello spavento, che è diverso dalla paura. La spavento serve ad allargare i confini, la paura invece li restringe molto».
Vinicio Capossela in tour per la Germania
11.05.2017 Stoccarda
12.05.2017 Monaco
15.05.2017 Francoforte
16.05.2017 Amburgo
18.05.2017 Berlino
Vinicio Capossela – Concerto
giovedì 18 maggio alle 20.00 (ingresso dalle 19.00)
presso l’Apostel Paulus Kirche – Modern Gospel Choir
Akazienstr angolo Grunewaldstr., 10823 Berlino
biglietti da 30 € acquistabili qui
Evento Facebook
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BERLINO MAGAZINE METTE IN PALIO DUE BIGLIETTI SINGOLI PER OGNUNA DELLE CINQUE CITTA’ IN TOUR IN GERMANIA (STOCCARDA – MONACO – FRANCOFORTE – AMBURGO E BERLINO)
1-metteranno il commento Partecipo al concorso sul Post Facebook pubblicato mercoledì 12 aprile sulla pagina di Berlino Magazine (e non altrove)
2-manderanno una mail a redazione@berlinocacioepepemagazine.com con oggetto Vinicio Cossella + città del concerto per cui si compete (es: Berlino) con il proprio nome e la risposta esatta alla domanda:
Con quale parola tedesca fin dagli anni ’50 si è chiamare i cittadini stranieri (compresi gli italiani) che vengono a lavorare in Germania svolgendo mansioni non particolarmente qualificate?
3-Berlino Magazine contatterà solo i vincitori
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Foto copertina: © Sebastiano Bongi Toma