A Berlino i cani sono liberi… e a volte vegetariani, come i loro padroni
Come vivono i cani a Berlino.
Se fossi un cane e dovessi scegliere una città in cui vivere, probabilmente opterei per Berlino, dove c´è più possibilità di essere lasciato libero di correre senza guinzaglio. Perché quella sensazione di libertà che Berlino regala ai padroni, la assaporano anche i cuccioli scodinzolanti nei numerosi parchi verdi. È vero, lo scopo normativo di limitare il numero dei cani attraverso la Hundesteuer, la tassa per i cani, é sempre presente, ma é anche vero che i cani a Berlino sono amati e benvoluti.
Quando li vedi in giro per le strade non puoi che chiederti come mai siano più educati del tuo cane rimasto in Italia. Camminano spensierati accanto ai padroni in bicicletta, e appena ci si ferma al semaforo, frenano immediatamente anche le loro zampette. E come stanno composti quando aspettano di fronte all´uscita dei supermercati! A volte sono legati, è vero, (spesso c´é persino il parcheggio per i cani) ma capita pure che stiano semplicemente seduti con lo sguardo fisso sulla porta scorrevole dalla quale prima o poi tornerà il loro padrone, e con lui, tutta la loro voglia di saltare.
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Dai miei gesti impulsivi da trentenne rimasta bambina dentro, ho imparato tanto sui cani e i berlinesi.
Come quella volta in cui vidi un cane dal manto bianco e morbido con una padrona dall’apparenza altrettanto morbida. La mia bocca si trasformò in un attimo in sorriso gigante. Mi avvicinai entusiasta come una bimba e le chiesi, con tutti i denti di fuori, se potessi accarezzarlo. Lei, sgranando gli occhi e con una smorfia mi rispose: “nein, lo tocca troppa gente”. (forse aveva paura lo sporcassi) Ecco una esperienza che dovrebbe essere ormai acquisita: se incrociamo dei cagnetti adorabili, meglio non toccarli senza aver chiesto prima il permesso. Talvolta quelle creature pelose appartengono ad anime possessive. La stessa regola vale quando vorremmo immortalare i loro musetti o dargli qualcosa da mangiare. Recentemente ad un grillen party (barbecue) mi è caduto sbadatamente sul prato un wurstel. Quel pezzo di carne mi ha fatto subito pensare che avrei potuto rendere felice qualcuno. Ho deciso dunque, di inseguire il cane più vicino. Non vedevo l´ora di vedere il suo sguardo vivo ed il suo scatto istintivo verso di me. Avvicinandomi gli ho lanciato quel pezzo di carne in aria per vederlo saltare in alto, e presa da un entusiasmo infantile, ho dimenticato di controllare la presenza di un eventuale proprietario. Ecco qua, in un lampo sento avvicinarsi uno sguardo non proprio contento. Una padrona un po’ severa mi fa notare che ho commesso un errore. Mi spiega che il suo cane, essendo vegetariano come lei, non dovrebbe mangiare mai carne. Ed é in questo modo che sono venuta a conoscenza che a Berlino, così come esistono i cani liberi come i loro padroni, si possono incontrare persino i cani vegetariani…
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