Berlino, sempre più rifugiati musulmani si fanno battezzare cristiani
“Vuoi allontanarti da Satana e dalle sue cattive azioni?…Vuoi rompere con l’Islam?”. Sono queste alcune delle domande che il pastore Gottfried Martens della chiesa evangelica Dreieinigkeitskirche di Berlino (zona Steglitz) pone ai musulmani che decidono di battezzarsi presso di lui. Parliamo di rifugiati, persone scappate dai propri Paesi per evitare persecuzioni e guerre. Nella maggiore parte dei casi, come riporta Fox News, iraniani e afgani. La risposta del “presto convertito” è sempre la stessa: ” Sì…Sì”.
Grazie soprattutto a queste “acquisizioni” la congregazione di Martens è passata da 150 a 600 credenti negli ultimi anni. “È vero che alcuni diventano cristiani per aumentare le probabilità che la loro richiesta d’asilo sia accettata, ma la maggiore parte di loro vengono regolarmente in Chiesa la domenica. Solo il 10%, dopo il battesimo, scompare”. Ufficialmente, nonché secondo Angela Merkel, l’essere cristiani non dovrebbe aiutare ad ottenere lo status di rifugiati: “L’islam appartiene alla Germania” ha dichiarato più volte quest’estate. Eppure, essere deportati da cristiani in paesi fondamentalisti di certo crea maggiori rischi ed è indubbio che assumersi, dando un “no”, una tale responsabilità non è cosa facile. Come i balcanici che si convertirono all’Islam dal XV secolo in poi per ottenere pieni diritti all’interno dell’allora impero ottomano, così i neo-rifugiati usano la religione per essere accettati in quella che si augurano sia la loro nuova patria.
Secondo le ultime stime in Germania quest’anno sono attese ben 800mila nuove richieste d’asilo. Fino a giugno, quando per un articolo su Berlino C&P Magazine parlammo con il BAMF (l’ente preposto alla valutazione delle richieste), ce ne si aspettavano 300.00. Nel giro di due mesi il numero è salito di mezzo milione. Se per i siriani lo status di rifugiato è ottenibile quasi sicuramente, anche se la richiesta è stata già fatta in un altro Paese, per il resto dei migranti la situazione è più difficile e dipende caso per caso. “Non si possono accogliere tutti” disse la Merkel ad una conferenza a Rostock. Povertà, discriminazioni e spesso guerra non sempre sono ragioni abbastanza forti per essere accettati. Se ci aggiungiamo però la religione, beh, con la religione non si scherza mai…
© River City Church CC By Sa 2.0