Berlino, la Chiesa evangelica celebra il primo storico matrimonio gay
Sven Kretschmer e Tim Kretschmer-Schmidt non appaiono particolarmente emozionati. Eppure, come racconta la Berliner Zeitung, nella giornata di oggi faranno la storia della comunità LGBT di Berlino e del Brandeburgo. Saranno infatti la prima coppia gay berlinese a sposarsi in chiesa dopo la storica equiparazione tra matrimoni etero e matrimoni gay sancita lo scorso 9 aprile a larga maggioranza dall’EKBO, il sinodo della Chiesa evangelica di Berlino, del Brandeburgo e dello schlesische Oberlausitz (ne avevamo parlato qui). Il provvedimento, entrato in vigore dallo scorso 1 luglio, permette ora ai due berlinesi di sposarsi nella Marienkirche, in piena Alexanderplatz.
Un matrimonio religioso in piena regola. Scambio degli anelli, promesse di matrimonio e registrazione nei libri parrocchiali. Quello di Sven e Tim, e di tutti coloro che seguiranno il loro esempio, non sarà un surrogato della cerimonia tradizionale ma un matrimonio in piena regola. Unica precondizione per la celebrazione delle nozze è che i due partner abbiano già stipulato un’unione civile (eingetragene Lebenspartnerschaft), attualmente l’unica forma di riconoscimento statuale delle unioni omosessuali in Germania. Dopo l’Hessen-Nassau e la Renania, il Brandeburgo è la terza circoscrizione in cui la Chiesa evangelica concede le nozze gay. Nonostante la prevalenza piuttosto schiacciante dei “sì” all’interno del sinodo brandeburghese, la decisione in realtà era arrivata dopo aspre lotte interne: 20 parrocchie si erano infatti duramente opposte al progetto di equiparazione. Per i sacerdoti contrari resta possibile l’obiezione di coscienza.
Le dichiarazioni dei protagonisti. Sven e Tim sono partner da anni e non avevano mai ritenuto necessario cercare il suggello ecclesiastico altrove: «Più che altro volevamo aspettare che il matrimonio diventasse possibile nella Chiesa della nostra regione. Anche nei momenti più duri non abbiamo mai perso la fede e abbiamo sempre creduto che questa svolta potesse accadere», dichiarano concordi alla Berliner Zeitung. Anche per Eric Haußmann, il sacerdote che oggi officerà il rito nella Marienkirche, questo storico passaggio non costituisce affatto un problema, ma l’attesa soluzione a una secolare discriminazione: «Non dobbiamo più tener conto di distinzione artificiose tra matrimoni. Ora possiamo sposare ufficialmente tutti gli uomini che decidono di legarsi e di amarsi l’uno con l’altro. E questo, per la Chiesa evangelica, è un passo molto importante, che costituisce anche un significativo ritorno al nocciolo del messaggio di amore cristiano».
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