Berlino, è invasione di ratti: «Sono milioni, più degli abitanti»
A Berlino è allarme ratti: secondo il Lageso, l’Ufficio per la Salute e il Sociale, ce ne sarebbe almeno uno per ogni abitante della capitale, nella peggiore delle ipotesi due. Vale a dire, dai 3,5 ai 7 milioni di roditori che si aggirano per la città. Martedì scorso il Bezirksamt di Pankow ha annunciato la chiusura di Helmholtzplatz per facilitare i lavori di disinfestazione, e sarebbero almeno tre gli Spielplätze, le aiuole gioco per i bambini, chiuse per consentire l’inserimento di esche. Tra i quartieri più colpiti, Marzahn-Hellersdorf, Kreuzberg e Mitte: solo qualche settimana fa anche Skalitzer Park, proprio a Kreuzberg, era stato temporaneamente chiuso. Le autorità berlinesi ora promettono battaglia, e spiegano: «L’aumento dei ratti potrebbe essere legato all’alto numero di cantieri nel centro cittadino».
I numeri. Sono 8654 gli interventi contro i ratti nel 2015: l’anno precedente erano 7470, nel 2013 invece 6369. Una crescita costante che, secondo Silvia Kostner del Lageso, sarebbe dovuta ai tanti cantieri edili presenti in città: «I lavori spaventano i roditori e li spingono a uscire dalle loro tane», spiega la Kostner. E in effetti, escludendo il periferico Marzahn, sono proprio Friedrichshain-Kreuzberg e Mitte i quartieri più colpiti, rispettivamente con 1247 e 1050 interventi nell’ultimo anno. Qui le misure saranno radicali e tra esche, potatura e ristrutturazione di aree pubbliche, si potrebbe terminare anche ad aprile 2017.
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I consigli delle autorità ai cittadini. L’amministrazione berlinese corre ai rimedi, anche perché numeri così alti possono essere rischiosi in termini igienico-sanitari. Però, fanno sapere dal Lageso, qualunque mole di provvedimenti, anche la più imponente, rischia di essere inefficace senza la collaborazione dei berlinesi. Le autorità cittadine hanno così diramato una lista di consigli anti-ratto da seguire: raccogliere il cibo quando cade per strada, evitare di dar da mangiare a piccioni e anatre, tenere puliti e ben chiusi cantine, depositi e spazi dei propri animali domestici, non gettare resti di cibo nel wc o vicino ai cassonetti. Accorgimenti di buon senso, che però possono risultare decisivi nel vincere una battaglia che si preannuncia complicata.