Una giornata con Vinicio Capossela a Berlino, tra discussioni filosofiche e un regalo inaspettato

Vinicio Capossela a Berlino. Succede spesso, almeno una volta ogni due/tre anni. Normalmente il cantautore irpino viene per concerti. Stavolta, e con questo intendiamo l’8 e 9 ottobre 2016, l’occasione è la terza edizione dell’Italian Film Festival Berlin e la presentazione di Nel paese dei Coppoloni, il film di Stefano Obino ispirato all’omonimo romanzo scritto da Capossela pubblicato da Feltrinelli.

L’intervista

Noi di Berlino Magazine, il giornalista Andrea D’Addio e la fotografa/operatrice Linda Paggi, ci abbiamo passato un’intera giornata assieme. Prima l’intervista che trovate qui sotto, realizzata presso l’hotel Lux di Rosa-Luxemburg-Strasse, poi uno splendido pranzo da Essenza a Potsdamer Platz e infine la presentazione del film e la moderazione post proiezione del film. La nostra impressione: Capossela è una persona splendida. Carina, gentile, generosa e, soprattutto, colta e interessante. Non c’è stato attimo in cui ci siamo annoiati o non abbiamo prestato grande attenzione a ciò che ci diceva e non tanto per ragioni di “curiosità per la star” quanto per i contenuti di ciò che ci veniva raccontato. Se l’immagine che ne avevamo tratto fino alle 23 circa era già ottima (aspettandolo nella hall dell’hotel, dopo l’intervista, ci si è presentato con una copia del suo libro con una bellissima dedica), ciò che è successo a fine serata, durante il dibattito aperto, non ha fatto che confermarcelo. Una ragazza del pubblico, indicando l’organo posto a lato dello schermo, un vecchio strumento suonato solo saltuariamente, quasi più oggetto d’arredamento che fonte di musica, ha chiesto a Capossela la cortesia di regalare ai presenti qualche minuto di musica. Non era scontato accettare. L’organo è uno strumento difficile, peraltro non c’era sicurezza che fosse stato accordato. Capossela, nonostante qualche dubbio e un primo “no”, si è sciolto al primo “per favore”. Si è seduto, ha chiesto a Andrea D’Addio di tenergli il microfono vicino, e ha suonato e cantato la splendida I pianoforti di Lubecca, incantando l’intero pubblico. Una serata che pochi dei presenti dimenticheranno. Finito l’evento, chi si è trattenuto a chiacchierare con lui è stato invitato a bere una cosa tutti assieme in una vineria campana sulla Karl-Marx Allee, zona Friedrichshain facendo l’alba tra bicchieri di vini rosso e discussioni e discussioni “a manovella”.

Il regalo al pubblico dell’Italian Film Festival Berlin 2016

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