L’ex visionaria città della DDR ora dà alloggi gratis per due settimane per evitare lo spopolamento
In Germania orientale una ex città modello del socialismo sperimenta una politica abitativa inedita. Case in prova per due settimane
Quattordici giorni in un appartamento arredato e gratuito: se ti piace potrai viverci. Non è uno slogan pubblicitario, ma il cuore del nuovo programma lanciato da Eisenhüttenstadt, cittadina dell’ex DDR al confine con la Polonia. L’iniziativa, che sarà attiva dal 6 al 20 settembre 2025, mira ad attrarre giovani, famiglie e professionisti, offrendo loro una casa temporanea, eventi sociali, tour culturali e contatti con potenziali datori di lavoro. Lo scopo? Fermare il drammatico spopolamento che, dalla caduta del Muro a oggi, ha dimezzato la popolazione residente.
Eisenhüttenstadt: la città ideale mai davvero realizzata
Fondata nel 1950 come Stalinstadt, ovvero la città di Stalin, l’odierna Eisenhüttenstadt fu la prima città della Germania Est costruita sul modello socialista. Assemblata ex novo vicino al fiume Oder, accanto a un grande complesso siderurgico (da cui il nome attuale Eisenhüttenstadt, che significa città degli altiforni), oggi è ancora nota per l’acciaieria ArcelorMittal. Una guida turistica dei primi anni Duemila la definiva una sorta di Truman Show della DDR: quartieri ordinati, edifici prefabbricati e una pianificazione urbana modellata sul sogno socialista. Un’utopia urbana che però, nella pratica, non riuscì a soddisfare il fabbisogno abitativo reale della popolazione. Nel 1961, dopo la destalinizzazione, la città cambiò nome, ma non la sua natura di laboratorio sociale incompiuto. Oggi, infatti, quell’esperimento abitativo sembra essere ripreso — e finalmente realizzato — in una forma nuova e sorprendentemente concreta.
Come ha dichiarato il sindaco Balzer, molte hanno lasciato la città in cerca di lavoro, soprattutto i giovani. Ma i cittadini di Eisenhüttenstadt non vogliono rinunciare alla loro città. Per questo, il municipio ha lanciato la sorprendente iniziativa: due settimane di alloggio gratuito per chi voglia sperimentare la vita a Eisenhüttenstadt. Oltre 500 candidature in pochi giorni per 50 posti disponibili. Un’offerta che, ironicamente, realizza solo oggi – in un contesto capitalistico – uno dei princìpi cardine della DDR: la casa come diritto per tutti. Di certo oggi non è l’ideologia a muovere l’iniziativa, ma l’urgenza. In questo contesto, offrire una casa gratuita diventa una strategia di sopravvivenza urbana. Così Eisenhüttenstadt sperimenta un insolito socialismo post-ideologico, dove il bisogno genera soluzioni che la teoria non ha mai saputo concretizzare.
I requisiti
Per candidarsi è necessario compilare un modulo in tedesco, dimostrando il livello di C1. Il programma è infatti pensato per chi ha i requisiti per vivere e lavorare in Germania. Non sono ammessi animali domestici e – purtroppo – gli appartamenti non sono ben organizzati per persone con disabilità. Il deposito di 250 euro richiesto viene rimborsato alla fine del soggiorno. Durante le due settimane è previsto che i residenti si mettano in prova attivamente nella vita cittadina. A questo proposito verranno organizzati tour guidati, incontri con associazioni locali, colloqui conoscitivi con aziende e tavolate collettive nei locali pubblici. L’esperienza si concluderà con un momento simbolico: ogni partecipante scriverà una lettera d’amore alla città, raccontando ciò che ha visto, ciò che ha sentito e ciò che immagina di poter costruire in quel luogo.
Cosa insegna Eisenhüttenstadt
Il caso di Eisenhüttenstadt non è solo una curiosità locale: è un segnale potente in un’Europa travolta da crisi abitative, gentrificazione e affitti inaccessibili. Mentre città come Berlino faticano a garantire spazi vivibili ai propri abitanti, una piccola città dell’Est prova a invertire la rotta, recuperando modelli dimenticati e adattandoli al presente. Non si tratta di nostalgia per la DDR, né di restaurazione di vecchi regimi. Si tratta, semmai, di interrogare criticamente il presente, chiedendosi come intervenire sulla questione abitativa. Forse Eisenhüttenstadt non tornerà mai a essere la città ideale della DDR, né è questo il suo obiettivo. Tuttavia, precisamente con questa iniziativa, ci invita a ripensare il concetto stesso di abitare: non solo come consumo di spazio, ma come progetto di vita e di comunità. Del resto, è significativo che sia una città della Germania dell’Est a ricordarci che un’alternativa è ancora possibile. Anche solo con la prova di due settimane.
Leggi anche: A Berlino (Est) apre un grande nuovo museo di oggetti della DDR.
Leggi anche: Berlino annuncia il gemellaggio con Tel Aviv. L’annuncio sarà il 5 maggio
Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni
Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook e Instagram.