La Germania approva il congedo di maternità per chi perde il bambino dopo la 13ª settimana

Il parlamento tedesco rafforza le tutele per le donne dopo un aborto spontaneo, garantendo un periodo retribuito per il recupero psicofisico

Il Parlamento tedesco ha approvato una nuova legge che rafforza le tutele per le donne che subiscono un aborto spontaneo. La collaborazione tra i partiti è stata vitale per la realizzazione della legge. Lisa Paus, ministra della Famiglia, lo ha definito un enorme passo in avanti per le donne.

Il provvedimento garantisce il diritto al congedo di maternità alle donne che perdono il bambino dopo la 13ª settimana di gravidanza. Inoltre, prevede un periodo di riposo retribuito per consentire una ripresa sia fisica che psicologica.

Con la nuova regolamentazione, le donne avranno automaticamente diritto al congedo di maternità, se lo desiderano, senza dover presentare una richiesta specifica.

La legge dovrà ora passare al vaglio del Bundesrat, la camera alta del Parlamento, il 14 febbraio.

 

Una vittoria per i diritti: le donne tedesche ottengono maggiori tutele dopo un aborto spontaneo

Il 30 gennaio, il Bundestag, la camera bassa del Parlamento tedesco, ha approvato una nuova legge che rafforza le tutele per le donne che subiscono un aborto spontaneo. La riforma del Mutterschutzgesetz, il sistema di leggi sulla tutela della maternità, introduce un congedo di maternità anche per le donne che subiscono un aborto spontaneo a partire dalla 13ª settimana di gravidanza.

Con la nuova regolamentazione, le donne che affrontano un’interruzione di gravidanza dopo la 13ª settimana avranno automaticamente diritto al congedo di maternità, se lo desiderano, senza dover presentare una richiesta specifica.

Questa riforma risponde alla necessità di riconoscere il forte impatto fisico e psicologico di un aborto spontaneo. Così, si rafforzano le possibilità di recupero per le donne, senza che debbano ricorrere a una certificazione medica per malattia. Inoltre, sono previsti adeguamenti anche per le lavoratrici autonome.

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I sostenitori della modifica della legge ritengono che quella attuale, vecchia di 153 anni, sia obsoleta e dannosa per le lavoratrici. Infatti, anche nei casi legali, laborto deve essere effettuato entro i primi tre mesi, salvo motivi urgenti che giustifichino un ritardo.

La commissione di esperti è stata creata dal governo di Olaf Scholz, che ha incluso la modifica della legge nel programma di coalizione. La normativa, approvata con un ampio consenso, è stata frutto di una collaborazione tra i partiti, con la commissione parlamentare che ha scelto di adottare il testo proposto dal blocco conservatore CDU/CSU.

La legge dovrà ora passare al vaglio del Bundesrat, la camera alta del Parlamento, il 14 febbraio. Se riceverà l’approvazione definitiva, entrerà in vigore dal 1° giugno.

Un passo in avanti per i diritti delle donne

Prima di questa modifica, la legge tedesca garantiva il congedo di maternità solo alle donne che portavano a termine la gravidanza. Mentre chi aveva un aborto spontaneo prima della 24ª settimana doveva richiedere specificamente un congedo medico, senza la certezza di ottenerlo.

Lisa Paus, ministra della Famiglia, considera l’introduzione del congedo di maternità in caso di aborto spontaneo un segnale positivo per le donne in Germania. Ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito all’approvazione della misura, superando le divisioni politiche.

Secondo Paus, un aborto spontaneo può essere un’esperienza traumatica. Questa nuova tutela permette a più donne di ridurre il rischio di complicazioni per la salute, garantendo loro anche il diritto alla protezione della maternità.

Oltre a rafforzare l’autodeterminazione femminile, questa misura aiuta a rompere il tabù sugli aborti spontanei. La ministra afferma che finalmente le donne hanno ottenuto il sostegno di cui avevano bisogno.

 

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Finora, le donne lavoratrici erano protette dal licenziamento, ma non avevano diritto a un periodo di riposo obbligatorio.

Tuttavia, il provvedimento non copre le gravidanze interrotte prima della 12ª settimana, che rappresentano la maggior parte degli aborti spontanei nel paese. Si stima infatti che ogni anno circa 6.000 aborti spontanei avvengano tra la 13ª e la 24ª settimana di gestazione, mentre circa 84.000 si verifichino prima della 12ª settimana.

Attualmente in Germania, l’aborto è illegale, salvo casi specifici, come quando la vita della donna è a rischio o in caso di stupro. È inoltre obbligatorio un consulto con un ente statale prima di procedere.

Il parlamento federale sta anche discutendo una legge che vieterebbe l’intimidazione nei pressi delle cliniche che offrono servizi di aborto, un passo in avanti rispetto agli sviluppi politici in altri paesi, come la Polonia, dove il diritto all’aborto è stato fortemente limitato.

Tutela della maternità dopo un aborto spontaneo in Italia

In Italia, secondo il sito dell’INPS, la Circolare numero 148 del 12-12-2019 prevede che se l’aborto spontaneo avviene dopo il 180° giorno di gravidanza, la lavoratrice abbia diritto al congedo di maternità completo, come se avesse partorito.

Tuttavia, può decidere di riprendere il lavoro in qualsiasi momento, con un preavviso di 10 giorni al datore di lavoro, a condizione che un medico attesti che ciò non pregiudica la sua salute.

Se l’aborto avviene prima del 180° giorno, non si applica il congedo di maternità, ma la lavoratrice può usufruire di certificati di malattia per il periodo necessario al recupero.

La lavoratrice deve fornire un certificato medico che attesti l’incapacità di lavorare per poter ottenere l’indennità, con l’insicurezza che questo possa essere rifiutato o non prolungato.

L’Italia ha una legislazione che non garantisce il congedo di maternità dopo il terzo mese di gravidanza in caso di aborto spontaneo. La Germania, invece, sta facendo passi avanti sul fronte dei diritti delle donne. Una questione complessa, che fa riflettere su quanto ancora le leggi sulla maternità possano risultare parziali e insufficienti a tutelare pienamente le donne.