Elezioni Germania: la CDU vince, l’AfD avanza e l’SPD crolla

Affluenza record all’83,5%: la CDU vince, ma serviranno alleanze. L’AfD raggiunge un risultato storico, mentre l’SPD tocca il minimo

Le elezioni federali tedesche del 23 febbraio 2025 hanno visto la vittoria dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU) e del suo partito gemello, l’Unione Cristiano-Sociale (CSU), guidati da Friedrich Merz, con il 28,5% dei voti. L’Alternativa per la Germania (AfD), partito di estrema destra, ha ottenuto un risultato storico, posizionandosi al secondo posto con il 20,9% dei voti. Il Partito Socialdemocratico (SPD) del cancelliere uscente Olaf Scholz ha subito una significativa sconfitta, registrando il suo peggior risultato storico. L’affluenza alle urne è stata del 83,5%, la più alta dalla riunificazione del 1990.

 

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Elezioni  tedesche 2025: trionfo CDU, boom AfD e crollo SPD

Le elezioni federali tedesche del 23 febbraio 2025 hanno registrato un’affluenza record dell’83,5%, la più alta dalla riunificazione del 1990. L’Unione Cristiano-Democratica (CDU) e il suo partito gemello, l’Unione Cristiano-Sociale (CSU), guidati da Friedrich Merz, hanno ottenuto il 28,5% dei voti, risultando il primo partito.L’Alternativa per la Germania (AfD), partito di estrema destra, ha raggiunto il 20,8%, posizionandosi al secondo posto.

Il Partito Socialdemocratico (SPD) del cancelliere uscente Olaf Scholz ha subito una significativa perdita, scendendo al 16,4% dei voti, il peggior risultato nella sua storia. I Verdi hanno ottenuto l’11,6%, mentre La Sinistra (Die Linke) ha raggiunto l’8,8%. Il Partito Liberale Democratico (FDP) non è riuscito a superare la soglia del 5%, ottenendo solo il 4,3% dei voti e rimanendo fuori dal Bundestag.

La distribuzione dei seggi nel Bundestag vede la CDU/CSU con 208 seggi, l’AfD con 152, l’SPD con 120, i Verdi con 85 e La Sinistra con 64. Per formare una maggioranza di governo sono necessari almeno 316 seggi; pertanto, la CDU/CSU dovrà cercare alleanze. Friedrich Merz ha escluso una coalizione con l’AfD, rendendo probabile una più funzionale coalizione con l’SPD o una intesa a tre con i Verdi e un altro partito minore.

L’analisi demografica del voto rivela che gli elettori tra i 18 e i 24 anni hanno mostrato una preferenza per i partiti agli estremi dello spettro politico, con una significativa percentuale di voti per l’AfD e La Sinistra. Al contrario, gli elettori sopra i 60 anni hanno privilegiato i partiti tradizionali come l’SPD e la CDU. Inoltre, gli uomini hanno votato in misura maggiore per l’AfD rispetto alle donne, mentre queste ultime hanno mostrato una maggiore inclinazione verso l’SPD e La Sinistra.

Le percentuali (provvisorie)

Qui le percentuali ottenute dai principali partiti alle elezioni tedesche del 2025:

  • CDU/CSU (Unione Cristiano-Democratica/Unione Cristiano-Sociale)28,5%: Primo partito, ma senza maggioranza assoluta
  • AfD (Alternativa per la Germania)20,8%: Storico risultato per la destra radicale, che diventa il secondo partito del paese
  • SPD (Partito Socialdemocratico)16,4%: Peggior risultato della sua storia, segna una pesante sconfitta per il cancelliere uscente Olaf Scholz
  • Verdi (Die Grünen)11,6%: Flessione rispetto alle precedenti elezioni, ma restano una possibile pedina nelle future coalizioni
  • Die Linke (La Sinistra)8,8%: Recupera consensi, soprattutto tra i giovani, ma resta lontana dai grandi partiti.
  • FDP (Liberali Democratici)4,3%: Non supera la soglia del 5%, quindi resta fuori dal Bundestag
  • SSW (Partito dei Danesi e Frisoni del Sud dello Schleswig)0,3%: Nonostante una percentuale molto bassa, entra comunque nel Bundestag perché gode di un’esenzione dalla soglia di sbarramento del 5%, essendo il partito di una minoranza riconosciuta (danese e frisone) nel nord della Germania

fonte: bundeswahlleiterin.de (i dati sono provvisori e con approssimazione)

I leader dopo i risultati elettorali

Dopo le elezioni federali tedesche del 2025, i principali leader politici hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Friedrich Merz, leader della CDU/CSU, ha celebrato la vittoria del suo partito e ha sottolineato l’importanza di formare rapidamente un governo stabile. Ha escluso qualsiasi collaborazione con l’AfD, nonostante il loro significativo risultato elettorale.

Olaf Scholz, cancelliere uscente e leader dell’SPD, ha riconosciuto la sconfitta e ha esortato la CDU a non collaborare con l’AfD. Ha enfatizzato la necessità di mantenere un cordone sanitario attorno all’estrema destra per preservare i valori democratici del paese.

Alice Weidel, co-leader dell’AfD, ha espresso soddisfazione per il risultato storico ottenuto dal suo partito, che è diventato la seconda forza politica del paese. Ha dichiarato che l’AfD è pronta a discutere possibili coalizioni, anche se gli altri partiti principali hanno escluso tale possibilità.

Christian Lindner, leader dell’FDP, ha annunciato le sue dimissioni in seguito al deludente risultato del suo partito, che non è riuscito a superare la soglia del 5% ed entrare in parlamento. Ha assunto la responsabilità del fallimento elettorale e ha auspicato un rinnovamento all’interno del partito.

Queste dichiarazioni riflettono le diverse reazioni dei leader politici ai risultati elettorali e delineano le possibili dinamiche per la creazione del nuovo governo tedesco che si dovrà formare a breve.

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