Migrazioni e pregiudizi: Il Rapporto Italiani nel Mondo 2020 si presenta online
Il Comites e l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino presentano il “Rapporto Italiani nel Mondo 2020”.
Il volume di quest’anno, prodotto in collaborazione con 57 autori contemporanei e basato sulle più recenti ed accreditate analisi socio-statistiche sulla mobilità dall’Italia, racconta costi e risorse, partenze e rientri, percezione e pregiudizi dell’emigrazione italiana all’estero. La presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2020 si svolgerà online il giorno 22 febbraio 2021 alle ore 19:00. L’evento digitale è aperto a tutti e sarà accessibile attraverso il seguente link Zoom. Per gli interessati che non parlassero italiano, durante l’evento sarà disponibile una traduzione simultanea in lingua tedesca.
Programma della serata e relatori
Partendo da un’analisi della figura del migrante italiano, l’incontro proporrà una riflessione sulla percezione dei nostri connazionali all’estero, ripercorrendo il processo di creazione di stereotipi e pregiudizi sugli italiani oltre confine. Durante la serata saranno quindi presentati e commentati i dati statistici relativi ai cittadini italiani emigrati all’estero durante il 2020 (dati IRE, INSTAT ed INPS). Partendo da un’analisi quantitativa, si discuterà di come la narrativa di media e giornali sulla mobilità italiana sia cambiata nel tempo, ponendo particolare attenzione al caso della Germania come meta di destinazione. All’evento interverranno Delfina Licata (Fondazione Migrantes) curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo ed Edith Pichler (Universität Potsdam) e Luciana Degano (PMG), autrici di due saggi su pregiudizi e stereotipi in Germania. Andrea Dernbach (Tagesspiegel), rivestirà infine il ruolo di moderatore della discussione.
Cosa dice il Rapporto Italiani nel Mondo 2020?
Leggendo il “Rapporto Italiani nel Mondo” del 2020 si evince che nonstante l’emigrazione sia diventata un fenomeno strutturale per l’Italia, la narrativa sul tema mobilità si focalizza quasi esclusivamente sull’immigrazione. Dal 2006 al 2020, il numero degli Italiani andati a vivere oltre confine è aumentata del +76,6%. Più precisamente, nel lasso di tempo considerato si è passati da poco più di 3,1 milioni di iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) a quasi 5,5 milioni. Una crescita ininterrotta che ha visto sempre più assottigliarsi la differenza di genere e che va progressivamente ringiovanendosi sia causa del fenomeno di brain-drain e dell’aumentato espatrio di giovani-adulti in cerca di lavoro che grazie alle nascite all’estero. Considerando infine la provenienza regionale degli attuali iscritti all’AIRE, per il 48,1% si tratta di individui originari del Meridione, il 36,2% proviene delle regioni italiane più settentrionali mentre il 15,7% del Centro Italia.
Il Rapporto Italiani nel Mondo (RIM)
Giunto alla sua quindicesima edizione nel 2020, il RIM è un documento scritto che viene annualmente pubblicato dalla Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana. “Il volume raccoglie le analisi socio-statistiche delle fonti ufficiali, nazionali e internazionali, più accreditate sulla mobilità italiana. La trattazione di questi temi procede a livello statistico, di riflessione teorica e di azione empirica attraverso indagini qualiquantitative grazie a una redazione transnazionale di autori delle più diverse discipline che danno riscontro della varietà e della ricchezza del tema trattato”.
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Immagine di copertina: Espatriati da Pixabay CC0