Il corteo e il giorno di festa a Berlino per la Giornata Internazionale delle Donne

In occasione della Giornata Internazionale della Donna l’8 marzo, diverse migliaia di manifestanti si sono radunate a Berlino per richiedere maggiori diritti ed equità tra i generi.

Partito nel primo pomeriggio da Pariser Platz, e proseguito  lungo Unter den Linden sino ad arrivare davanti al Pergamon Museum,  il corteo della giornata dell’8 Marzo  ha visto la partecipazione di diverse migliaia di manifestanti, per lo più donne, che si sono radunate per richiedere una sostanziale parità dei diritti e una maggiore equità tra i generi. Le prime proteste sono iniziate già in mattinata, quando un gruppo di circa 400 donne latine si è radunato davanti la Rappresentanza della Commisione Europea, a pochi passi dalla Porta di Brandeburgo,  mostrando dei cartelli di sensibilizzazione sulla situazione dei loro paesi d’origine. Più tardi una folta folla di persone si è unita alla protesta che, secondo quanto riportato dalla polizia, ha visto la partecipazione di un numero che va da  8.000 a  10.000 manifestanti, una stima di gran lunga superiore rispetto a quella degli stessi organizzatori.

I partecipanti e le partecipanti, che hanno marciato scortati dalla polizia e indossando le mascherine,  hanno composto una folla eterogenea e di respiro internazionale, animando il corteo con cori, poster, balli e performances in diverse lingue.  Con gli slogan “March 8th is every day” e “It is not a party. It is a fight.”, il corteo ha rivendicato una maggiore richiesta di emancipazione femminile,  ponendo l’attenzione su temi quali il femminicidio, lo stupro e altri atti di violenza contro le donne, così come sulle questioni legate al sessismo, al razzismo,  alla prostituzione,  all’aborto, all’oppressione e alla mancanza di un uguale trattamento per le donne. Le attiviste hanno  ribadito  la necessità  di festeggiare i successi raggiunti sinora, ma anche quella di  continuare a battersi per una maggiore equità di trattamento e di diritti per  tutte, soprattutto in una situazione di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo.

 

La questione di genere durante l’emergenza sanitaria: il punto in breve

Sebbene – per celebrare gli enormi sforzi compiuti dalle donne  di tutto il mondo nel disegnare un futuro più equo e il loro impegno nell’emergenza  COVID-19 – il tema di quest’anno per la Giornata internazionale della Donna,  scelto dalle Nazione Unite, sia stato Donne al comando: raggiungere un futuro uguale in un mondo COVID-19 “, secondo il  rapporto annuale dell’UE sull’uguaglianza di genere , pubblicato all’inizio di questa settimana, la pandemia non ha fatto che inasprire le disparità esistenti tra donne e uomini in quasi tutti gli ambiti della vita.

Secondo quanto riportato dal Guardian del resto, la stessa  Angela Merkel, a pochi giorni dall’8 Marzo, ha affermato che le donne sono state colpite in modo sproporzionato dalla pandemia, al punto che si potrebbero mettere in pericolo i progressi compiuti sinora sull’uguaglianza di genere. La Cancelliera ha sottolineato come il duro compito di padroneggiare l’equilibrio tra istruzione domiciliare, assistenza all’infanzia e il proprio lavoro, ricada per lo più sulle donne, così come il maggior numero di donne impegnate nelle professioni di assistenza, particolarmente impegnative in questo periodo storico,  rispetto a quello degli uomini: “Non può essere che le donne sostengano in larga misura la nostra società, ma allo stesso tempo non siano ugualmente coinvolte in importanti decisioni politiche, economiche e sociali”, ha affermato Merkel qualche giorno fa in una dichiarazione video per la Giornata internazionale della donna.

L’8 Marzo: un giorno festivo a Berlino

Per il terzo anno di fila, l’8 Marzo è stato  un giorno festivo a Berlino, con uffici, negozi e scuole chiuse. Come abbiamo già avuto modo di raccontare, Berlino è l’unico Stato federale che ha dichiarato la Giornata internazionale della donna un giorno festivo. Difatti in Germania i giorni festivi sono diversi per ogni Bundesland (regione-stato). Fino al 2019, Berlino ne aveva solo nove, un numero piccolo rispetto sia a quelli del sud a maggioranza cattolica come Baviera (13) e Baden-Württemberg (12) che al vicinissimo Brandeburgo (che a livello geografico è proprio intorno alla capitale) anche lui con 12. La prima  ad immaginare il giorno della festa della donna come festivo è stata la socialdemocratica Iris Spranger, che aveva  avviato una petizione online, raccogliendo circa 28.000 adesioni. La proposta è poi diventata di dominio pubblico,  ricevendo anche l’appoggio  dai Grünen , fino a quando,  il  24 gennaio 2019,  il Frauentag, ovvero la giornata delle donne, è stato ufficialmente dichiarato giorno di  festa di tutto il Land.

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter