La Francia vieta i cellulari in classe
In Francia i minori fino ai quindici anni di età non possono più tenere il cellulare in classe. Lo ha deciso una legge sostenuta dal Presidente Macron
Una nuova legge in Francia, entrata in vigore il 5 Agosto 2018, ha vietato l’uso dei cellulari, smartwatch e tablet a studenti fino all’età di quindici anni in classe, durante le ore di lezione, al momento della ricreazione e dei pasti. Emanuel Macron ha supportato questa campagna che è terminata con l’approvazione della legge. La norma legislativa ha allargato il provvedimento già in vigore nel 2006 che ne vietava l’uso durante le ore di lezione. Le scuole sono poi libere prolungare il divieto anche agli studenti maggiori di quindici anni e di scegliere come tenerli lontani dai vari apparecchi elettronici, se farli riporre negli armadietti o semplicemente spegnerli.
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L’origine di questo provvedimento e l’obiettivo del divieto
La legge è entrata in vigore per limitare l’uso dei cellulari nei contesti educativi perché, secondo quanto riportato dai media, i giovani stanno diventando sempre più dipendenti dagli strumenti tecnologici. Il ministro dell’educazione Jean-Michel Blanquer a giugno ha definito questo provvedimento come «una legge del ventunesimo secolo».Ha poi ribadito che l’essere aperti alla tecnologia non significa accettarne tutti gli usi, in tutti i contesti. Si possono fare delle eccezioni solo per gli alunni con bisogni educativi speciali. Anche una ricerca del London School of Economics ha dimostrato che un utilizzo limitato dei cellulari influisce positivamente sui risultati scolastici perché aumenta la concentrazione. Lo stesso studio ha comprovato che questa restrizione può ridurre le disuguaglianze sociali in classe e minimizzare l’impatto dei media, spesso causa di bullismo nelle scuole.
La situazione attuale nelle scuole tedesche
In Germania vige la norma di libertà d’azione appartenente al diritto fondamentale (Grundgesetz). Per libertà d’azione si intende anche la possibilità di esprimere la propria opinione e di comunicare liberamente nel rispetto dell’altro. L’uso del cellulare rientra nella libertà d’azione e proibirne l’uso corrisponderebbe a violare il diritto fondamentale di comunicare e limiterebbe i diritti della persona. (GG Art. 2 e Art. 5). Le uniche restrizioni si applicano sulla produzione e trasmissione di contenuti proibiti, come la divulgazione del falso o la diffusione di foto di terzi senza consenso. In questo caso è possibile applicare delle sanzioni.
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